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Paerson davanti a tutte a Cortina Ceccarelli ventesima

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Male quindi, come tutta la stagione: «Bisogna rimettersi a lavorare bene, selezionando obiettivi ben precisi e stando costantemente vicino alle ragazze della squadra — ha buttato lì l'indimenticata Deborah Compagnoni — bisogna capire se è meglio oppure no fare grandi trasferte, come avviene d'estate, o allenarsi in ghiacciaio da noi, facendo restare il gruppo più tranquillo. Dai 18 ai 21-23 anni le ragazze devono provare un po' tutto, anche la discesa, senza pressione». E il caso Putzer? «Non credo che un'atleta come lei, che aveva già vinto molto, possa sentire il peso di portare l'eredità di un dopo-Compagnoni. Non voglio parlare di allenamenti sbagliati, però qualcosa di non regolare c'è stato». Come minimo, la cattiva gestione di un talento: «Guardiamo avanti, ma senza aspettarci troppo da Torino 2006: mi accontenterei di tre medaglie per tutta la squadra di sci alpino, maschile e femminile. Rocca? Con i risultati che ha ottenuto Giorgio, le ultime due gare sbagliate non c'entrano nulla. Sarebbe stato più pericoloso se avesse centrato sette risultati su sette: anche io, prima delle Olimpiadi di Nagano, andai male nelle ultime due gare di Coppa». Vincendo poi un oro in gigante e un argento in speciale. Prosit. D. Lat.

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