Spalletti: «Potevamo già essere qualificati»
Nemmeno in coppa Italia, nemmeno contro la Juventus capolista schiacciasassi del campionato. Sotto la bufera di neve torinese Spalletti riesce a fatica a contenere il rammarico e la delusione per i due gol subiti. «I ragazzi hanno fatto molto bene, era una partita difficile giocata su un campo impossibile. Quando la Juventus attacca e cerca di rimontare è complicato arginarla per chiunque». Aldilà della delusione, per il tecnico è però impossibile non riconoscere i meriti di un gruppo che continua a sbalordire. «Ho una grande soddisfazione per il risultato, anche se serve fino a un certo punto, perché adesso dobbiamo cercare di chiudere il discorso qualificazione nel match di ritorno a Roma. Si poteva fare meglio, avevamo fatto tutto bene nei novanta minuti: la partita sarebbe stata aperta anche con due gol di vantaggio, figuriamoci così. Sicuramente con il doppio vantaggio potevamo impostarla in modo diverso. Noi cerchiamo sempre di giocare il pallone, di essere compatti e fare bene le due fasi, di attaccare e difendere uniti negli spazi». Tra quarantotto ore all'Olimpico ci sarà il Livorno, un altro appuntamento importante. «Taddei è sulla via del recupero. Totti ha difficoltà a recuperare ma confidiamo che lo staff medico possa rimettere a disposizione qualche giocatore. Soprattutto nel reparto avanzato». Capello ha seguito gran parte del secondo tempo seduto in panchina, credendo che ormai la semifinale di coppa fosse un miraggio. «Avevo seguito la Roma, sapevamo che è una squadra in salute capace di far male in contropiede. Mi dispiace per un paio di opportunità da rete clamorose, però siamo stati bravi a crederci fino alla fine». Non solo per i suoi. L'allenatore di Pieris ha un pensiero anche per due ex allievi. «Sono contento per Tommasi e Mancini. Il primo ha avuto un grave infortunio e mi fa piacere vederlo nuovamente correre come ha fatto. Amantino ha subito un lutto familiare e si sta riprendendo alla grande». Dar. Ber.