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Sei Nazioni, riparte la sfida azzurra al rugby che conta

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Si affrontarono Scozia ed Inghilterra, fu l'atto di nascita del torneo più antico del mondo. Dal 2000 si chiama Sei Nazioni, da quando l'Italia è stata invitata a partecipare insieme con le quattro britanniche e la Francia ed il prossimo 4 febbraio partirà l'edizione 2006 che è stata presentata ieri a Roma. Ospitata nella sede della Provincia a palazzo Valentini, la Federazione ha illustrato alla stampa la nuova sfida: «Siamo chiamati a dare il massimo in tutte e cinque gli incontri — ha dichiarato il presidente Dondi — così come merita la crescita del nostro movimento. Ho il piacere di dichiarare che, con largo anticipo rispetto alle partite, per i due impegni casalinghi di quest'anno abbiamo il tutto esaurito per l'Inghilterra (11 febbraio al Flaminio) e ancora poche migliaia di biglietti disponibili per la Scozia (18 marzo). Inoltre, per l'apertura del 4 febbraio a Dublino, ci sono 3000 tagliandi venduti ad italiani per i canali ufficiali, il che ci riempie d'orgoglio». Stimolato dalla stampa circa la questione dei lavori di ammodernamento del Flaminio, Dondi ha preannunciato un imminente incontro (il 27 gennaio) con il sindaco Veltroni per prendere accordi in merito. Anche questa edizione del torneo verrà trasmessa da La7 in maniera integrale, consentendo agli appassionati di assistere a tutti i match in programma. Dal punto di vista tecnico il capitano degli azzurri Marco Bortolami ha sottolineato l'importanza del lavoro svolto con Berbizier ed il clima di fiducia che esiste nel gruppo: «Crediamo in quello che facciamo e sappiamo che i risultati che arriveranno saranno frutto del lavoro. Giocare all'estero è importante per la crescita nel rugby di molti di noi, ma siamo orgogliosi di difendere la maglia della nazionale». Per il Ct Berbizier l'Italia deve giocare al 100% delle sue potenzialità per sfruttare eventuali cali degli avversari: «Per noi sarebbe una vittoria creare qualche sorpresa e approfittare delle occasioni che avremo a disposizione. Dobbiamo far sognare il pubblico, l'obiettivo è vincere ma anche creare la festa allo stadio, è questo il messaggio del rugby. Le favorite restano Francia ed Inghilterra, ma abbiamo visto tutti cosa ha fatto il Galles lo scorso anno, è la magia del Sei Nazioni. Noi siamo alle prese con diversi infortuni nel reparto dei tre-quarti, ma speriamo di recuperare per il 4 febbraio contro l'Irlanda a Lansdowne Road». Evitare il cucchiaio di legno è l'obiettivo minimo, vincere un paio di partite farebbe sognare davvero.

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