Capello: «Riprendiamo la marcia»
Gli altri fanno tabelle di riaggancio? Lui alza le spalle e se ne infischia: «Andiamo avanti partita dopo partita, abbiamo già i nostri pensieri così. Siamo di fronte a un tour de force allucinante, quattordici partite in una cinquantina di giorni: ci sarà spazio per tutti, anche perché contro la Roma, in Coppa Italia, il nostro spirito sarà lo stesso mostrato contro la Fiorentina». Juve cattiva e agguerrita, chiaramente. Oggi, contro l'Empoli, non si vede davvero come la Signora possa non portare a casa i tre punti, nonostante i toscani si presentino al Delle Alpi con un uovo allenatore, Cagni al posto di Somma: «Sarà una squadra meno spregiudicata — è il pensiero di Capello — ma la sostanza non cambia: noi dobbiamo pensare a fare il nostro gioco». Del Piero sfrutterà la squalifica di Ibrahimovic per accomodarsi al fianco di Trezeguet, Mutu prenderà il posto dell'influenzato Nedved, Balzaretti e Zambrotta saranno confermati sulle fasce. Così sarà, con possibile turno di riposo per un centrale a scelta Vieira ed Emerson: nel caso, spazio a Giannichedda. «Giocheremo su un campo rizollato a tempo di record, già questo è un bel vantaggio — ha aggiunto Capello — e siamo una squadra tecnica: più il campo è messo bene, più siamo contenti». E le tabelle altrui? «Parlino pure, io al loro posto farei lo stesso. Dico solo che la prestazione contro il Chiedo mi lascia assolutamente tranquillo». Inzaghi pensa che i tre punti dello scontro diretto siano già del Milan? Idem come sopra. Inattaccabile. E la presunta mega-offerta del Real Madrid, 7,5 milioni l'anno? «Non male — è la replica di Don Fabio — Ma si tratta di una fanta-offerta e nulla più. Sto bene qui, in una società sana e con un gruppo super». Sempre che non traslochi la Triade, come appare sempre più probabile almeno nella persona di Giraudo: in tal caso, ogni scenario diventerebbe possibile. Di possibile, c'è anche l'assegnazione al Milan della Coppa Campioni vinta nel 1993 dal Marsiglia al termine di una finale incredibile, rimasta negli annali. Capello era l'allenatore dei rossoneri e ora prende atto delle dichiarazioni di Eydelie secondo cui la squadra francese era tutta dopata: «So solo che avremmo dovuto e voluto vincere sul campo, visto che Barthez compì alcune parate miracolose. Prendiamo solo atto che, nel corso degli anni, l'arbitro di quel match è stato radiato dalla Federazione perché ritenuto corrotto, mentre ora salta fuori questa storia del doping». Magari gli riuscirà di alzare un altro trofeo stando comodamente seduto.