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Lunedì la decisione sul gesto di Livorno Chiesto un turno di squalifica per il numero nove più 25 mila euro di ammenda

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Fa la conta, Rossi. Stavolta però con una lieta novella a scandire la vigilia: Di Canio non è stato squalificato, nonostante le nefaste premesse del primo pomeriggio (la richiesta della Procura per il saluto di Livorno è stata di un turno di stop e 25 mila euro di ammenda al giocatore e al club). Sorride l'avvocato Bordoni, legale del giocatore: «Il suo è un saluto di appartenenza, credo che la commissione stia riflettendo e lo farà per tutto il weekend». Sorride soprattutto Rossi. «Fosse stato squalificato Paolo saremmo stati in 17, avrebbe portato anche male». Sarà quindi ancora il numero nove, in tandem con Rocchi, a guidare la Lazio contro il Cagliari all'Olimpico (Sky calcio 2, ore 18) nell'anticipo della seconda giornata di ritorno. Un sospiro di sollievo: la decisione arriverà solo lunedì e almeno toglie l'attaccante dalla lista degli indisponibili. Che rimane nutrita per quanto riguarda le corsie esterne: Behrami, Cesar, Manfredini (squalificato) senza tralasciare, in ordine sparso, gli acciaccati Zauri (affaticamento), Cribari (oggi provino decisivo) e Liverani, che si è allenato a parte per un versamento alla parte superiore del ginocchio. Il regista ci sarà: ieri ha inanellato qualche giro di campo, poi si è sottoposto alle cure del caso. Non vuole mancare: accanto a lui dovrebbe esserci uno tra Dabo e Mudingayi, con il francese favorito. Gli incursori saranno Keller a destra e Pandev a sinistra: in preallarme anche Giallombardo. Difesa confermata, anche perché Rossi chiederà a Cribari di stringere i denti. Altrimenti spazio a Stendardo. «Voglio vedere il bicchiere mezzo pieno, anche se siamo contati. Spero di recuperare tutti, cambierò il meno possibile», sottolinea Rossi. Che poi argomenta. «In Sicilia abbiamo ottenuto il quinto risultato utile di fila e la continuità è una cosa importante. A volte abbiamo giocato meno bene, come appunto a Messina, ma la squadra fa sempre il massimo. Contro la squadra di Mutti ho visto una grande sofferenza nei primi 25 minuti, una sofferenza che sarebbe meglio non vedere». Sarà un Olimpico «diverso» dal solito: la Curva Nord ha annunciato 90 minuti di sciopero del tifo per sensibilizzare l'ambiente dopo il recente rifiuto di uno dei soci rilevanti al cospetto d'una offerta esterna per acquisire una quota societaria. Rossi fa spallucce. «Non conosco le motivazioni dello sciopero, però mi farebbe piacere avere vicino la gente. Sarebbe meglio avere il sostegno del pubblico. Non entro nel merito, ma è sempre un errore non sostenere la squadra». Rispondono gli Irriducibili: «Abbiamo sempre sostenuto i ragazzi: questo è un gesto estremo a cui non saremmo mai voluti arrivare, forse Rossi non sa i motivi o fa finta di non saperli». Il tecnico torna sulla partita: «Il Cagliari arriverà con il morale alto, sarà una gara combattuta. Dovremo essere molto molto bravi. Dicono che comunque la Lazio stia giocando bene? È come essere simpatici. Meglio antipatici e vincenti». La Lazio versione-Olimpico, d'altronde, non fa sconti. A nessuno.

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