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Diritti tv, Zamparini chiede a Carraro di fare l'arbitro

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Sarà l'assemblea di venerdì prossimo a cercare di trovare una soluzione al problema dei diritti televisivi. Al termine del consiglio federale di ieri a Milano Carraro rivendica il ruolo del mondo del pallone: «Tocca alla Lega decidere ma se il calcio non prende le decisioni in materia saranno altri a farlo (i politici, ndr). Siamo pronti ad aiutare, assecondare e suggerire, ma speriamo di non avere la necessità di intervenire. Confidiamo che il 27 gennaio la Lega fissi tempi e metodi che consentano di trovare soluzioni largamente rappresentative di interessi comuni». Ieri Galliani e Zamparini erano seduti uno vicino all'altro (poi sono andati anche a pranzo insieme con Giraudo) ma il presidente del Palermo ha già emesso il suo verdetto sull'esito dellla prossima assemblea: «Io l'ho detto al presidente della Figc Carraro, abbiamo due posizioni contrastanti, le società medio-piccole hanno una politica, le grandi un'altra, quindi, secondo me, si fa come in un arbitrato: una parte nomina un arbitro, un'altra parte nomina il suo, e il presidente degli arbitri lo fa la Federazione, così sono gli esterni che ci dicono i paletti entro cui muoverci. Penso che questa sia una scelta democratica per tutti». Zamparini difende insieme con Della Valle e altri presidenti di club medio-piccoli il principio della vendita dei diritti collettivi del calcio, contrapposta al sistema attuale quello della vendita soggettiva come accaduto ultimamente alla Juve. Intanto ieri la Federcalcio ha approvato il nuovo regolamento su termini e modalità dell'ammissione ai campionati 2006-07, confermando la previsione di sanzioni amministrative e di punti di penalizzazione in classifica a carico delle società ritardatarie rispetto ai termini fissati per i vari adempimenti. Carraro ha confermato la linea dell'inflessibilità sui conti economici: «Il termine perentorio è solo l'ultimo, cioè il 27 giugno 2006; le altre scadenze, se non rispettate faranno scattare ammende o punti di penalizzazione, un punto in meno in classifica per ogni adempimento non concluso nei tempi. Non per essere cattivi, ma per incentivare la puntualità cosicchè Covisoc e Caoavisoc possano svolgere il loro lavoro di verifica e controllo con l'indispensabile tempo per non commettere errori». Deliberata anche la ripresa, da oggi, dei prelievi sangue-urine per i controlli incrociati antidoping. Individuati anche i criteri dei ripescaggi che saranno stabiliti sulla base di tre parametri: risultato sportivo, tradizione della società e bacino di utenza relativamente agli ultimi cinque anni (riguarderà i biglietti venduti). Il consiglio federale del primo febbraio ratificherà le decisioni prese a Milano.

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