TARE: 1-1 MERITATO

Di Canio «Angelo

Comincia Liverani, sempre più anima di questa squadra che vuole puntare all'Europa. «Abbiamo sbagliato l'approccio e in serie A certi errori si pagano. Non si può scendere in campo in quel modo perché poi non sempre si riesce a rimediare. Il Messina è una formazione molto pericolosa perché sono bravissimi a tenere la squadra lunga appoggiandosi sui due attaccanti. Abbiamo rischiato più volte di prendere il secondo gol ma ci è andata bene e alla fine il pareggio è meritato per quando abbiamo saputo costruire in attacco. Un pensiero alla nazionale? Ci spero, sono pronto ma per il momento devo pensare solo a fare bene con la Lazio. Il contratto? Non ci sono novità». Da un'anima all'altra. Paolo Di Canio ringrazia Mutti per un scelta perlomeno discutibile che ha favorito il pari laziale: «Quando ho visto uscire di Di Napoli sono stato felice perché ci stava creando molti problemi. Poco dopo abbiamo trovato il pareggio che avevamo inseguito per tutta la partita. Permettemi però di fare i complimenti a Peruzzi. Altri hanno portieri normali noi abbiamo un fenomeno. Nell'occasione finale di Floccari è stato strepitoso, già pensavo alla beffa». Tare racconta il duello muscolare con Rezaei: «Non è stato facile giocare contro l'iraniano, uno che cerca sempre il contatto fisico. È stata dura ma alla fine ce l'abbiamo fatta a pareggiare una partita che non dovevamo perdere. Il gol di Manfredini? È stato bravo a seguire l'azione su un cross lungo sul quale io non potevo arrivare bene così e ora proseguiamo col Cagliari». Intanto la squadra rientrerà stamattina a Roma e si allenerà a Formello. Non Contro il Cagliari sabato non ci sarà lo squalificato Manfredini. Probabile la conferma di Pandev sulla fascia con l'inseirmento di Keller visto che Mauri arriverà solo da lunedì a Roma. Da verificare le condizioni di Cribari, che ha giocato oltre un tempo con una contrattura muscolare da affaticamento. Ieri risonanza per Belleri: il laterale sta recuperando dall'infortunio rimediato nella sfida contro l'Ascoli all'Olimpico. Lui. Sal.