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L'OSSERVATORIO

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Ora sette giornate che già all'andata avevano illuso

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Campi geleti, pesanti rischi di infortuni, nessuno che se ne preoccupi. Per la verità, esisterebbero delle disposizioni, ma in Italia la sola legge che non ammette trasgressioni è quella della deroga. Se i campi non hanno le serpentine per riscaldare il prato, perfino se i sistemi di sicurezza sono carenti, una bella proroga e tutto torna a posto, a partire dall'Olimpico fino ai meno illustri stadi del Nord, dove per altro quelli illustri richiamano il beach-soccer. Se poi qualcuno impone il rispetto delle norme, si becca la lamentele dell'Inter, che si sente perseguitata dalla prova TV. Episodi che si ripetono, affermano, in realtà ciò che si ripete sono gli atti di violenza consumati a danno di rivali, dal recidivo Stankovic a Cordoba, per non parlare di Materazzi piedi di forbice. Per tornare ai fatti di casa nostra, la Roma avvia il girone discendente attendendo all'Olimpico, quel campo così avaro fino all'impennata di domenica sera, la Reggina. Nel fin troppo ambizioso progetto di rincorsa al quarto posto, molti tifosi si sentono gratificati da un calendario molto benevolo per le prime sette giornate. Le stesse, però, che tante illusioni avevano suscitato all'avvio della stagione, per risolversi in una serie di amari risvegli. Così converrà prestare attenzione alle cifre fin qui iscritte a bilancio: cammino imperioso in trasferta, prove eccellenti contro le prime della classe, considerando fuori concorso la Juve, risultati meno che modesti contro avversari di medio e basso livello. Sarà un confronto importante, questo contro una formazione che si batte per una tranquilla salvezza, per verificare soprattutto la capacità di esprimersi ad alto livello anche in presenza di una situazione tattica del tutto diversa rispetto a quella delle serate più felici. Vero che neanche lo sfocato Milan si è avventato alla giugulare, come la sua classifica avrebbe imposto, però neanche ha serrato i ranghi di fronte alla difesa, rimasta intrepida a marcare a quattro un solo attaccante. Dunque ci vorranno altre risorse: molta pazienza, attenzione feroce, per non offrire ai reggini, molto abili in contropiede specialmente con il recupero di Cozza, i privilegi dei quali i gailorossi si sono giovati in occasioni importanti. Spalletti dovrebbe mettere in campo, a grandi linee, la squadra che ha rimandato battuto il Milan, anche se forse Amantino Mancini potrebbe essere in campo fin dal'inizio, difficile dire se al posto di Tommasi oppure di Aquilani, entrambi meritevoli di tirare un po' il fiato dopo le tante energie profuse. Dopo i segnali positivi offerti domenica sera, ci si augura che il tifo giallorosso risponda anche stasera all'appello, consapevole che il compito non è meno affascinante, per l'immediato futuro, e l'ostacolo forse più severo di quello appena disinvoltamente scavalcato.

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