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Antidoping conteso, in campo Guariniello

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I giudici dovranno esaminare il ricorso presentato dal Coni in merito al decreto ministeriale che attribuisce al dicastero della Salute la competenza sui controlli antidoping, in tutti gli eventi sportivi nazionali e internazionali organizzati sul territorio italiano. Olimpiadi di Torino comprese. È stato proprio il Comitato olimpico internazionale a spingere Petrucci a pressare il governo. E quindi gli avvocati incaricati dal Coni hanno stilato un ricorso, con richiesta di adozione di misure cautelari immediate, allo scopo di far sospendere il decreto del ministro Storace. Ma la commissione di vigilanza del ministero, che si occupa anche della tutela della salute degli sportivi (compresi ragazzi e dilettanti), in una riunione, tenutasi venerdì scorso, ha già programmato l'organizzazione dei controlli per le Olimpiadi di Torino. Per contro il dottor Guariniello, magistrato di Torino, ha chiesto al ministro Storace atti relativi alla vicenda doping e il ministro li ha forniti. A renderlo noto è Pierguido Cavallina portavoce del ministro Storace. «Ci dispiace per questo ricorso - ha detto il senatore Curzi della commissione vigilanza, con delega specifica sul doping - ma il presidente Petrucci ha scelto la sua strada e quindi a noi non resta che difendere un decreto che mira in primis a tutelare la salute dello sportivo. Il ricorso vanifica il vertice tra le parti che ci sarebbe stato giovedì alle 16 a Palazzo Chigi».

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