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Rocca sbaglia, Peter Fill conquista il primo podio

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Ma, nella combinata che ha aperto la tre giorni di Wengen, ci ha pensato un altro azzurro a salire sul podio: Peter Fill, terzo per la prima volta in carriera dietro il solito Raich, sempre più lanciato verso la conquista della Coppa del Mondo (Miller è uscito, ma dopo avere segnato incoraggianti segnali di ripresa) e l'eterno Aamodt. Prove generali, quelle di ieri: oggi va in scena la libera (la più lunga del circuito, oltre quattro km tra stradine, salti e chi più ne ha più ne mette), domani lo slalom vero e proprio con Rocca a caccia del pokerissimo. «Meglio essere saltati in combinata», ha ammesso Rocca, seguito al parterre da moglie e figlio e autore di un più che discreto 22° tempo in libera. Domani, in ogni caso, sarà lui l'uomo da battere sul pendio dove tre anni fa ha vinto la sua prima gara di Coppa. La giornata se la ricorderà invece a lungo Peter Fill, cugino dell'altra azzurra Denise Karbon. Di lui, si temeva restasse un eterno incompiuto nonostante il quarto posto di due anni fa a Beaver Creek, in superG: non che adesso abbia vinto chissà cosa, ma almeno si è avvicinato all'elite. Polivalente sulla carta, pare che adesso si sia messo in testa di dedicarsi maggiormente alla velocità, anche se ieri ha fatto il suo capolavoro tra i pali stretti: «Questo terzo posto non ha certo il valore di una discesa o di un superG. Diciamo che è un primo passo verso risultati che spero diventino più importanti in futuro. In estate mi sono concentrato più nelle discipline veloci che in quelle tecniche. Ho intensificato gli allenamenti in slalom nelle ultime settimane sotto la guida di mio zio Arnold, il papà di Denise Karbon, e stavolta sono andato bene». Oggi in libera (ore 12,55, RaiTre) ci sarà anche lui, ma sarà ancora Ghedina l'italiano di punta: lui giura che darà spettacolo, tentando di bissare l'impresa del 1995 realizzando anche il record del tracciato.

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