Garrone: boicottiamo le grandi Landolfi cerca la mediazione
L'attacco forte del patron della Fiorentina Della Valle a Berlusconi («è un bugiardo e deve togliere le mani dal calcio») hanno immediatamente provocato la reazione del presidente del Consiglio: «Parliamo di cose serie, con Della Valle se la vedrà con i miei avvocati». E il portavoce di Berlusconi Paolo Bonaiuti ha ribattuto che Della Valle «cerca pubblicità per i suoi prodotti di lusso presso certi elettori di sinistra radical chic». Il ministro delle Comunicazioni Mario Landolfi, esponente di quell'An che aveva contestato a Forza Italia la scelta di far saltare la discussione parlamentare sulla nuova proposta di legge, ha aperto l'idea di un tavolo comune per affrontare il problema dei diritti tv del calcio. Landolfi potrebbe far partire all'inizio della prossima settimana gli inviti per Figc, Coni, e vertici Rai, Mediaset, Sky e La 7. Tutto questo mentre il presidente della Sampdoria Riccardo Garrone ha minacciato il boicottaggio del campionato «La decisione presa da Forza Italia è demoralizzante — ha detto il presidente della Sampdoria — da tre anni la mia famiglia fa grandi investimenti. Abbiamo speso oltre 100 milioni di euro. La tracotanza e l'arroganza delle tre grandi, con Roma e Lazio che spesso si accodano per interessi vari, ci induce a rivedere i nostri progetti. La situazione deve cambiare in fretta per un principio di equità e di giustizia. Le soluzioni che vedo io sono due: la prima è più radicale e potrebbe portare a non giocare contro le tre grandi e contro Roma e Lazio, visto che tra l'altro spesso e volentieri con queste si perde sul campo; la seconda è quella invece di evitare la penalizzazione mandando in campo però nemmeno la Primavera ma gli Allievi nazionali. Ho parlato al telefono con Della Valle e Zamparini e sono d'accordo con me. Se nei prossomi mesi non ci sarà un cambiamento radicale la nostra strategia sarà decisamente riduttiva sui costi che dovranno essere molto vicini ai ricavi». Immediata l'adesione di Maurizio Zamparini: «La presa di posizione del mio collega della Sampdoria, mi sembra molto intelligente», ha ribadito il patron del Palermo. A dar manforte alle «grandi» ecco la posizione del patron dell'Inter Moratti, che parla di interessi in comune con Milan e Juventus: «A mio parere - ha detto Moratti - il sistema va bene così.. I soldi di Sky sono soldi rapportati al numero degli abbonamenti. Non mi sento in colpa se gli altri incassano meno. Milan e Juventus poi sono club con caratteristiche simili alle nostre e abbiamo interessi comuni». Calcio, politica e istituzioni sportive: anche la Lega di Galliani è sul banco degli imputati, ma un irritatissimo Galliani ha detto che, mordendosi la lingua, «adesso c'è una assemblea della Lega Calcio il giorno 27 gennaio e fino a quel giorno io sto zitto...». Ma il suo avversario in Lega non ci sta: «Noi non trattiamo e non giochiamo - ha replicato Zamparini - al massimo possono penalizzarci di un punto in classifica. Pazienza».