Tana Umaga lascia gli All Blacks
Non deve essere stato facile per Tana Umaga prendere la decisione di ritirarsi dalla scena internazionale: con una conferenza stampa a Wellington il capitano degli All Blacks ha annunciato l'addio alla maglia dei tutti neri. A 32 anni ed al termine della trionfale stagione nella quale ha guidato i suoi alla vittoria della serie contro i British Lions, alla Bledisloe Cup, al Tri Nations e alle vittorie in novembre contro Galles, Irlanda, Inghilterra e Scozia che hanno fruttato il secondo Grande Slam di tutti i tempi, Umaga ha salutato il rugby internazionale: «Il momento di lasciare è arrivato- ha detto il capitano- non è facile ammetterlo ma, dopo una stagione così e alla mia età, non potrebbe esserci occasione migliore. Voglio dedicarmi alla mia famiglia (Umaga e signora hanno tre bambini,n.d.r.) e a spendere il mio tempo per chi è intorno a me». A sostenere Tana Umaga in questo momento sempre difficile per un atleta del suo valore il CT Henry che, appena insediato, nel 2000 gli conferì i gradi di capitano e i suoi assistenti Wayne Smith e Steve Hansen. Proprio Smith, forse il più vicino ad Umaga, ha speso le parole più sentite: «Assistere allo sviluppo di Umaga come persona è uno dei ricordi più belli che mi rimarrà della mia esperienza nel rugby.Vederlo giocare con la maglia nera e ammirarlo guidare la Haka non lasciavano dubbi su cosa significa essere un All Blacks». Umaga ha anche affermato che continuerà a giocare con gli Hurricanes nel Super14 e con Wellington nell' NPC, rinunciando ai gradi di capitano degli Hurricanes che passeranno a Rodney So'oialo, ma già dall'Inghilterra arrivano i primi «rumors» sul suo futuro di giocatore di club. Sembra infatti certo che due società inglesi, gli Harlequins di Londra dove milita il suo ex compagno Marthens e i Leicester Tigers, abbiano già avviato i primi contatti per portarlo nella prima divisione inglese. L'esperienza europea ha già allettato molti predecessori del leader neozelandese: sono infatti una ventina gli ex-All Blacks che giocano tra la Francia e la Gran Bretagna dove vengono a raccogliere onori e soldi al termine di carriere scintillanti, ma Umaga ha affermato di non aver ancora deciso il suo futuro. Certo è che il suo volto contratto nell'ascoltare l'inno nazionale e la tensione liberata nell'urlo della Haka di fronte agli avversari resteranno nei cuori di tutti gli appassionati, così come la fama delle sue imprese sopravviverà alle ingiurie del tempo.