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Torna il calcio di campionato Basta con feste e mercato

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Senza lasciare un'ombra di rimpianto, presumo, per gli ingorghi di Natale, i soldi buttati via come bruscolini, i botti di Capodanno. E restituendoci, soprattutto, il calcio di campionato, nonostante le brutture dell'egemonia dei ricchi e della fuga dagli stadi. Fatti salvi i consueti baratti tra cani da un miliardo e gatti da cinquecento milioni, uno contro due, l'unico vero affare a tenere desto l'interesse è stato il colpo del Real Madrid, che sentitamente ringrazia la Roma, società amica in tutti i sensi (con la minuscola, per carità;). Ha portato a Madrid il più talentuoso tra i giovani italiani spendendo cifre riservate a promesse di bassa categoria o a vecchi riciclati. Della vicenda fin troppo si è parlato, però mi ha colpito una frecciata di Daniele Pradè, il direttore generale di Trigoria: che rimprovera a Cassano scarsa riconoscenza verso chi lo ha reso ricco e famoso. Pradè è simpatica e civile persona, perciò penso non avrà difficoltà a spiegare se l'acquisto di Cassano da parte della Roma debba essere interpretato come operazione commerciale ambiziosa, così suggerisce la logica, oppure come un'opera di cristiana beneficenza verso un povero orfanello. Certo, da parte del barese sarebbe stato doveroso un saluto più cordiale e affettuoso verso un presidente che lo ha coccolato, però la riconoscenza è tutt'altra cosa, niente a che vedere con il mercato. Altre parentesi curiose. I guai di Ibrahimovic con la stampa svedese: bravi, i colleghi scandinavi, a sfidare impunemente le testate in bocca che Zlatan non risparmia neanche alla mamma. Sempre in tema Juve, gli elogi del Cardinale Bertone al bilancio bianconero, e ci stanno tutti, forse qualche appunto morale sarebbe stato gradito per i gavettoni gelati scaraventati contro i tifosi che tentavano di sbirciare dal muro gli allenamenti a porte chiuse. Ma ancora più buono è stato, l'Arcivescovo di Genova, con la squadra della sua diocesi, affermando che il Genoa dovrebbe essere in Serie A perchè «le tesi della difesa non fanno una piega». È probabile: l'accusa le aveva infatti stirate con il ferro bollente. Basta con gli scherzi, da oggi si torna a giocare: Milan e Inter con compitini domenicali facili facili a sollecitare stasera l'orgoglio del Palermo, che ospita una Juventus disastrata, in difesa, da squalifiche e infortuni, ma sempre in grado di far tuonare la sua micidiale artiglieria. L'anticipo sarà diretto da Bertini, affidabile. Alla Roma, invece, non basteranno le partenze già avvenute e quelle annunciate (Mancini) e le proroghe chieste per pagare i buffi con l'Auxerre, toccherà per la trasferta di Treviso Racalbuto; che neanche l'anno nuovo è riuscito a cancellare dalla mappa degli arbitri di prima schiera, nella quale si era misteriosamente e abusivamente infiltrato. A Reggio Calabria, nel primo anticipo del sabato, quello pomeridiano, sarà di scena la Fiorentina, che la sua splendida e sorprendente classifica si accinge a onorare, con il supporto di un pronostico a senso unico.

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