Gilardino: «Se segno al Parma esulto. Vieri sta bene con noi»

Ma se segnerà contro il Parma domenica sera, esulterà come fa dopo ogni rete, visto che di mestiere fa l'attaccante e i gol sono la sua massima aspirazione. E poi «l'esultanza è tutto» e quindi niente marce funebri se domenica sera darà un dispiacere ai gialloblu. A due giorni dalla sfida contro il suo passato, l'attaccante rossonero preferisce lasciar da parte i ricordi. «È normale che per me sia una partita particolare — spiega — a Parma ho trascorso tre anni importanti, anni in cui sono cresciuto come uomo ma anche come giocatore, e dove ho avuto la fortuna di conoscere un grande allenatore. Ma è anche vero che adesso sono un giocatore del Milan e devo pensare a vincere con questa squadra. Esulterò in caso di gol? Gioco nel Milan, sono un attaccante e l'esultanza per me vuol dire tutto, mi viene spontaneo da dentro e quindi non vedo perchè non dovrei festeggiare in caso di gol». Detto quello che farà in caso della sua dodicesima rete, Gilardino è dispiaciuto per il Parma e per la situazione societaria in cui ancora oggi si trova: «Pensavo che, con la mia cessione, si potessero risolvere i problemi del Parma almeno nel breve periodo e invece si sono prolungati. Spero per i ragazzi che il passaggio di proprietà si possa risolvere presto e che il Parma possa tornare in alto e con un presidente...». Gila guarda avanti, al campionato e quindi alla squadra di Capello: «La Juventus si può raggiungere perchè ci crediamo, siamo convinti di essere forti e di avere le qualità per farlo, anche se ora i punti di differenza sono ancora molti». Inevitabile chiedergli di Vieri. Ancelotti gli ha teso la mano per restare al Milan, ma non si sa se servirà. La voglia di partecipare all'ultimo Mondiale sembra essere ancora forte e, per raggiungerlo, bisogna giocare da titolare in campionato. Per questo, Vieri si sta guardando intorno ma Gilardino lo vorrebbe convincere a restare. «Io sinceramente Vieri lo vedo tranquillo e sereno. Non so se vuole andare via, ma credo che stia bene qui dov'è e poi è un giocatore importante che serve al Milan». La sua difesa continua: «È normale che nel Milan ci sia molta concorrenza. Ora gioco io, ma questo non vuol dire niente perchè la stagione è ancora lunga. Vedo come si allena, come gioca quando ne ha la possibilità. Sta dando il massimo. Comunque dovete chiedere a lui, io non lo vedo arrabbiato e nemmeno nervoso». Anche se poi, quando gli si chiede cosa farebbe al suo posto con il Mondiale alle porte, la risposta è un pò diversa. «Bisognerebbe valutare tante cose. Certo la continuità è la volontà di qualsiasi giocatore».