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Cassano è Real

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Ieri l'ex giallorosso è volato a Madrid, oggi alle 13 la presentazione ufficiale al Bernabeu

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Antonio Cassano è da ieri sera un calciatore del Real Madrid a tutti gli effetti. La firma, una pura formalità, dopo le visite mediche di rito. Oggi alle ore 13 si terrà la sua presentazione ufficiale dal Palco de Honor del Santiago Bernabeu. Tre ore dopo il nuovo numero 25 del Real si allenerà con il gruppo di Lopez Caro e potrebbe debuttare nella Liga già domenica prossima a Villareal. Nella tarda serata di ieri Cassano ha posato un po' disorientato nella sala trofei del museo della Casa Blanca. Sono bastate appena due ore ieri mattina, dopo la riunione fiume di lunedì, per definire l'operazione che ha portato Cassano in Spagna, chiudendo così la sua travagliata avventura romana. Confermati i termini dell'accordo, anche se oggi verranno rese ufficiali le cifre. Alla Roma andranno 5,5 milioni di euro, al giocatore 21 complessivi fino al 2010. Decisiva per perfezionare la trattativa è stata la rinuncia del giocatore (che dovrà percepire come i suoi ex compagni i 4 mesi di stipendi arretrati del 2004) ai compensi per i diritti di immagine, poco meno di 2 milioni di euro. Come nei commenti post elettorali, nessuno sembra aver avuto la peggio. Ieri mattina è arrivata la fumata bianca dagli uffici del centro sportivo «Fulvio Bernardini» di Trigoria. Un accordo che ha il sapore della liberazione, dopo interminabili mesi di guerra fredda tra l'attaccante barese e la società giallorossa. Il primo a confermare il via libera per Cassano al Real Madrid è stato l'artefice principale dell'operazione. «Tutto è stato risolto, questa trattativa è un affare per tutti». Poco dopo le ore 13.30 Ernesto Bronzetti, appena varcati i cancelli di Trigoria, ha posto la parola fine sulla vicenda. «Il Real mi ha chiesto di prenderlo, ed io l'ho fatto. È stata un'operazione vantaggiosa per la Roma che non ha perso il giocatore a parametro zero e per il ragazzo, che voleva fortemente andare a Madrid, dove troverà gli stimoli giusti. Antonio non voleva partire a fine anno perchè è riconoscente alla famiglia Sensi e non voleva che il presidente ci rimettesse. C'è stato un inserimento dell'Arsenal in extremis: gli inglesi hanno offerto 6 milioni e mezzo, ma il giocatore ha preferito la Spagna, di altre società non so nulla. Penso sia stata fatta una leggenda mediatica sui comportamenti di Cassano. In Italia purtroppo chi ruba una mela viene visto come ladro tutta la vita». Giuseppe Bozzo, procuratore di Cassano, lo ha seguito a ruota ostentando soddisfazione di fronte a taccuini e telecamere. «Mancano ancora le firme, i complimenti ce li faremo solo quando tutto sarà definito. La trattativa con Pradè e Rosella Sensi è stata lunga. Antonio è contento, non voleva andare via a parametro zero e compiere un gesto immorale per riconoscenza verso la famiglia Sensi che tanto ha fatto per lui. Per questo ha rinunciato ai suoi diritti di immagine: ha voluto agevolare la trattativa col Real per partire subito e non a giugno, quando il suo contratto sarebbe scaduto. E' andata così e basta, è un divorzio. Purtroppo si sono verificate situazioni per cui il rapporto non poteva più proseguire insieme. In questi casi è meglio lasciarsi». Tra i primi ex compagni di squadra a commentare la partenza è stato Rodrigo Taddei: «Per ora Cassano non ci ha salutati. Auguro a lui tutte le fortune. Non so se sia un giocatore da Real, per me Antonio è uno da Nazionale». Il termometro della reazione del gruppo lo fornisce però Eleftheropoulos. «Ultimamente c'era un'aria strana nello spogliatoio, Cassano era sempre nervoso. Meglio che sia andata così, io sono qui da poco ma sembrano tutti più felici».

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