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Addio in sordina e senza saluti, nemmeno a Sensi

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Dal finestrino di quell'aereo Cassano ha detto addio a Roma, la città che lo ha lanciato, nel bene e nel male, sotto le luci della ribalta. Gli ultimi momenti trascorsi nella capitale li ha spesi salutando le persone a lui più care. Un caffè nel bar di Casal Palocco che frequentava tutti i giorni, una visita al barbiere di fiducia per mettersi in tiro in vista della nuova avventura spagnola, poi la firma sulle carte, consegnategli a casa dalla dt.ssa Mazzoleni e dal manager Bozzo, che hanno sancito ufficialmente il divorzio dai giallorossi, con tanto di rinuncia ai diritti d'immagine arretrati. Lunedì sera sono venuti a trovarlo nella sua villa gli ultimi veri amici che gli erano rimasti nello spogliatoio: Mancini e Dacourt. Entrambi lo hanno abbracciato commossi. Nel primo pomeriggio di ieri il brasiliano è tornato a Casal Palocco con la fidanzata e ha trascorso a casa Cassano le ultime ore romane dell'ormai ex compagno di squadra. Il barese era da tempo un elemento a sé stante all'interno del gruppo. Lo conferma il fatto che neanche ieri sia andato a Trigoria a congedarsi da Spalletti e dagli altri compagni. Il rapporto con il tecnico toscano si è chiuso nel silenzio assoluto. A svuotare l'armadietto ci ha pensato il cugino Nicola, lo stesso che lo ha accompagnato all'aeroporto e che lo andrà a trovare spesso a Madrid. Cassano non ha salutato neanche il presidente Sensi, l'uomo che nel 2001 ha investito più di 60 miliardi di lire per rilevare il suo cartellino dal Bari e che gli ha garantito, a soli 19 anni, uno stipendio da campione affermato. Nell'ultima giornata romana il barese si è servito di una delle armi che utilizza spesso in campo: il dribbling. Per evitare il contatto con una decina di tifosi che lo attendevano davanti alla sua abitazione è uscito dal cancello della casa dove un tempo risiedeva Emerson. La villa del brasiliano è comunicante con quella di Cassano ed ospita ora l'ex moglie dello juventino. A Fiumicino l'attaccante pugliese è riuscito a schivare cronisti e curiosi passando per l'entrata dei voli nazionali. Scortato da agenti della Polizia in borghese, è riuscito a raggiungere indisturbato il gate di imbarco dove ha firmato qualche autografo agli altri passeggeri, senza rispondere ad alcuna domanda. Il nuovo «galactico», che indossava un giaccone marrone scuro con il colletto in pelliccia, ha viaggiato assieme al procuratore Bozzo, a Bronzetti e alla fidanzata Rosaria. Sarà lei ad affiancarlo in questi primi giorni dell'esperienza spagnola mentre la mamma lo raggiungerà a Madrid tra un mese. La signora Giovanna si è intrattenuta per qualche minuto con i tifosi giallorossi accorsi a Casal Palocco: «Antonio porterà sempre Roma e la Roma nel cuore. Non è vero che c'erano contrasti con Totti e con i tifosi, è andato via per colpa della società». Cassano è sbarcato a Madrid intorno alle 18. Ad attenderlo c'erano decine di cronisti e pochi tifosi. Il barese ha rivolto un pensiero a Fascetti: «Almeno lui voglio salutarlo».

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