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Sul cagliaritano c'è da convincere il tecnico che lo considera troppo offensivo. Sereni verso il Treviso Osti: «L'allenatore resta qui»

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Prima di sabato serve un vice Cesar perché il rapporto col brasiliano, oltretutto infortunato, è ormai arrivato al capolinea e quindi la Lazio di Delio Rossi ha bisogno di giocatori in grado di coprire le fasce. L'emergenza è sia a sinistra che a destra dove Behrami e Keller sono fermi ai box almeno per la partita contro l'Ascoli. Il direttore sportivo Osti spiega la strategia (ai microfoni di Radio Radio) su un centrocampo che ha perso anche Firmani fino al termine della stagione e potrebbe non avere più Baronio sempre in trattativa con l'Udinese: «La Lazio ha bisogno subito di un esterno sinistro vista l'indisponibilità del brasiliano. Siamo obbligati a ricorrere al mercato, comunque. L'identikit è facile: ci serve uno che assomigli a Cesar, un centrocampista offensivo, bravo nell'uno contro uno e che veda anche la porta. Non sarà facile, anche perchè a noi serve uno capace di inserirsi subito. Abbiamo qualche idea, vedremo. In mezzo al campo abbiamo cinque alternative: due di qualità, Liverani e Baronio, tre invece più interditori, Dabo, Firmani e Mudingayi. Firmani purtroppo è out, ma non arriverà nessuno. Restiamo in quattro e Mudingayi, che fino adesso si è visto poco, potrà giocare. Vista la squalifica di Dabo con l'Ascoli potrebbe esordire subito, è una scelta quasi obbligata. Il problema come ho detto è sugli esterni: Manfredini potrebbe andare in Coppa d'Africa, Cesar è infortunato, Behrami e Keller hanno qualche problema. Ci serve almeno un esterno, ma direi anche due. C'è una necessità immediata, prima ne prendiamo uno meglio è perchè domenica c'è l'Ascoli, dopo dobbiamo valutare bene se prendere eventualmente anche un altro giocatore. Il contratto di Dabo? Dopo la Coppa d'Africa il presidente Lotito incontrerà il suo procuratore. Non vogliamo perderlo, la Lazio farà di tutto per tenerlo». Sugli altri reparti c'è chiarezza: «Sereni ha una trattativa col Treviso ma non credo sia questione di ore, in difesa servirebbe qualcosa con l'infortunio di Piccolo, davanti Inzaghi non si vuole muovere mentre Di Canio ha dimostrato di essere integro, forte e di avere un grande attaccamento a questa maglia. Oggi è il simbolo di questa Lazio, quando sarà ora ci si siederà intorno al tavolo e si parlerà del suo rinnovo del contratto». Così come è imminente il prolungamento dell'accordo con il tecnico. L'annuncio arriva da Osti: «Non riesco a pensare a una Lazio senza Delio Rossi il prossimo anno. Credo che sarà l'allenatore della Lazio anche nella prossima stagione perchè le due parti hanno voglia di proseguire questo rapporto». Sembrerebbe essersi raffreddata la pista Mauri dopo le dichiarazioni di Leonardi ma in realtà sono soltanto schermaglie perché il laterale sinistro è l'ideale per la Lazio e Rossi spinge per l'acquisto. Baronio può finire lo stesso in Friuli magari in cambio di Pieri o Motta, sempre due esterni, ma seconde scelte e non il nome di prestigio in grado di stsotituire Cesar (potrebbe finire subito all'Inter). Gli intrecci con l'Udinese hanno già prodotto il rinnovo della comproprietà di Pandev che giocherà al posto del brasiliano domenica prossima. Rossi spera di riuscire nel miracolo tattico di riciclare il macedone nel ruolo di esterno sinistro. Da valutare la la posizione di Keller (potrebbe andare all'estero), Mea Vitali è volato in Grecia, Sestu è sempre un obiettivo raggiungibile soprattutto se si dovesse dare in prestito Sereni al Treviso per sei mesi. In corsa per il portiere laziale anche il Palermo (eventuale scambio con Mutarelli). Franceschini e Semioli sono sogni impossibili così come Jimenez per il quale la Ternana chiede 2,5 milioni per la metà. Resterebbe Langella, 28 anni, esterno molto offensivo del Cagliari in rotta con il club sardo da qualche mese. Sabatini e Osti stravedono per lui, Rossi lo considera troppo attaccante ma si sta cercando di convincerlo sulla possibilità di far convivere due punte e Langella. L'estroso giocatore sembra fatto apposta per sostituire Cesar.

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