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NON è ancora detta l'ultima parola su Roma-Napoli.

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Il prefetto Serra non esclude una possibile revoca del provvedimento preso da lui stesso mercoledì: «Non sono il tipo di persona che si innamora delle proprie decisioni — ha detto ieri Serra — Per questo, se avrò le garanzie che la partita Roma-Napoli si potrà svolgere in condizioni di sicurezza, senza rischi per i tifosi e le forze dell'ordine, non avrò alcun problema a rivedere la mia decisione». A questo punto si attende un appello delle due società alle rispettive tifoserie. «Lo Stato, che io rappresento in questa sede, sa cosa potrà accadere a Roma l'11 gennaio — conclude il Prefetto — Sa anche quello che è successo a Napoli. Se ieri avessimo deciso di far giocare a porte aperte Roma-Napoli, con i segnali che ci arrivavano dalle tifoserie, mi chiedo cosa succederebbe se ci fossero dei feriti o, cosa ancora più grave, un morto?». Sulla vicenda è intervenuto anche il Presidente della Figc Carraro: «Vedere giocare Roma-Napoli a porte chiuse rende tristi un pò tutti. Il prefetto Serra però è una persona seria, preparata, appassionata di calcio e di sicuro ha preso questa decisione a malincuore. Personalmente — ha proseguito Carraro — mi auguro che le società di Roma e Napoli, insieme alle loro tifoserie, mettano in atto comportamenti che portino il prefetto a rivedere la propria decisione». In serata l'a.d. Rosella Sensi ha reso noto la posizione della Roma: «Mi trovo in pieno accordo con quanto dichiarato dal Presidente Carraro. Ci adopereremo per poter raggiungere il risultato da Lui auspicato, vale a dire che metteremo in atto ogni azione che possa consentire al Prefetto Serra di rivedere la sua decisione». La partita, che inizierà alle 17, sarà trasmessa in diretta su Raidue. Ale.Aus.

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