Cairo: ripartizione del 50% comune come in Francia Zamparini: Galliani si dimetta
«Credo che bisogna seguire il modello francese, con una ripartizione collettiva dei diritti del 50%». Il presidente del Torino si allinea alle polemiche di questi giorni dopo la vendita dorata dell'esclusiva Juve a Mediaset. «Ci sono alcuni esempi in altri paesi europei come l'Inghilterra e la Francia ai quali ci si potrebbe ispirare. Il modello collettivo è quello migliore perchè non esisterebbero le grandi squadre se non ce ne fossero altre 30 piccole. Senza le squadre normali non ci sarebbero le "dive". Prendiamo la Francia: lì la ripartizione dei diritti è senza nessun tipo di vincolo e divisa tra tutte le squadre in egual modo. Il 50 per cento dei proventi televisivi vengono ripartiti tra tutte le squadre. In Inghilterra ci sono 600 milioni a disposizione con una sola piattaforma, in Italia c'è un monte di 500 con più piattaforme, non c'è grossa differenza. In Inghilterra con un numero minore di piattaforme, quindi, si guadagna di più. Io non dico che dobbiamo imitare in tutto e per tutto altri paesi, ma è anche vero che dal modello francese e inglese c'è da imparare. Dal 18% attuale di ripartizione collettiva al 50% sarebbe già una grande crescita». Zamparini attacca ancora. «Io non penso di avere detto delle cose cattive, ho solo chiesto le dimissioni di Adriano Galliani». Zamparini ha spiegato perché Galliani dovrebbe dimettersi. «Si tratta di un atto dovuto, che faceva parte di un accordo - dice - Quando Galliani fu rieletto al vertice della Lega, l'accordo con le società che facevano parte del cartello Della Valle era legato alla mia elezione alla carica di consigliere delegato. Per ratificare la mia nomina si sarebbe dovuto procedere a una modifica dello statuto che non è avvenuta. Dunque, ad oggi, io non ho alcuna carica, dunque l'accordo per il Galliani bis non è valido. Per questo il presidente della Lega dovrebbe dimettersi».