Intesa col Genoa per l'altra metà dello svizzero: 3 milioni più Ciani
I liguri hanno ridimensionato le pretese avanzate nell'incontro dell'8 dicembre. Ieri non si è partiti neanche lontanamente dai 6 milioni richiesti da Preziosi nel giorno dell'Immacolata. Intorno alle 20 di ieri sera è stato trovata invece un'intesa di massima su 3 milioni più il cartellino di Ciani, classe '85. La Lazio ha superato la concorrenza di Monaco e Udinese che avevano cercato di inserirsi nel discorso. Rispetto alla valutazione data in estate al giocatore la società ha messo sul piatto della bilancia circa 300 mila euro di più: una cifra accettabile considerando l'esplosione di Behrami nel corso del girone d'andata. In dirittura d'arrivo anche l'accordo con Baronio: il regista (che percepisce 1.342 milioni più il piano-Baraldi) potrebbe firmare una nuova intesa anche fino al 2011, preludio per il passaggio all'Udinese (Di Michele la pedina di scambio). Richieste dall'Irlanda per Sereni, sempre più centro del mercato biancoceleste. Così il manager Canovi dalle frequenze di «Piazza della Libertà»: «Non abbiamo ancora trovato l'accordo per la spalmatura e l'allungamento del contratto». Treviso, Cagliari e Palermo in lizza, con i siciliani in corsia preferenziale nella scala gerarchica del numero uno. Da considerare la potenziale contropartita tecnica: Zamparini potrebbe offrire uno tra Biava e Mutarelli. Alla Lazio piace anche Masiello. Col Cagliari c'è l'eventuale discorso-Langella. Così il manager De Nicola: «Non c'è trattativa ma il giocatore piace tanto a Lotito e a Sabatini: ne avevamo parlato l'anno scorso. C'è lo Spartak ma il calciatore vuole restare in Italia». E Lazio ha un bisogno disperato di un esterno. Anche perché Cesar è ormai al passo d'addio. Il giocatore, dalle frequenze de «La Voce della Nord» e di Radioincontro, ha tuonato: «Lotito? La proposta che mi ha fatto è una presa in giro». In serata il brasiliano ha rincarato la dose e specificato (in «Noi biancocelesti»): «Mi hanno detto che avrei potuto giocare contro la Juve e il Lecce, mi hanno curato con un antibiotico pensando che fosse una stupidaggine. Invece ho rischiato la pelle. Questa è una prova di incompetenza da parte dei medici della Lazio, queste sono cose che succedono quando lo staff non lo si paga. Permettere che accadano certe cose, è un'altra presa in giro da parte della società. Io ho rischiato la pelle perchè nella Lazio c'è un'organizzazione così così». Rossi: «Non tratteniamo nessuno, voglio solo gente motivata». Bufera nel settore giovanile: esonerato via telefono il tecnico della Berretti, Corona. «Ho lavorato per un anno gratis e quest'anno prendevo 500 euro di rimborso. Evidentemente qualcuno pensa di giocare con i soldatini». L'allenatore era molto vicino a Chinaglia. Si è dimesso anche il medico. Il terremoto porterà Benetti alla guida della Beretti e Massa a quella dei giovanissimi.