Gli spagnoli pronti a presentare l'offerta ai giallorossi per il talento barese
Perché in entrata non sarà possibile effettuare tesseramenti e in chiave cessioni sta per arrivare il momento della verità. Se molti giocatori sembrano confermati almeno per altri sei mesi, la vicenda Cassano dovrebbe conoscere già in questi giorni il suo epilogo. Almeno secondo quanto continua a trapelare da fonti spagnole. Sulle colonne del quotidiano sportivo «Marca», ieri si parlava di accordo totale con il Real Madrid. Con il giocatore e con la famiglia Sensi. Anche se le parti sono molto vicine, la Roma resta ancora in attesa della proposta ufficiale, convinta di trattenere Cassano se non si arriverà perlomeno a sette milioni di euro. Dall'entourage del giocatore c'è la convinzione che l'affare possa chiudersi per cinque milioni e mezzo. Per far lievitare il prezzo del cartellino, sarebbe ben gradita un'asta. Ma è chiedere troppo, tenuto conto della situazione contrattuale del numero diciotto che, dal canto suo, lascia ancora aperta la porta al club nerazzurro. A Madrid Cassano dovrebbe giocarsi il posto per una maglia da titolare con giocatori del calibro di Ronaldo, Robinho e Julio Baptista. E l'eventualità neanche troppo remota che possa finire in panchina non garantisce l'attaccante barese, soprattutto in proiezione mondiale. Roberto Mancini continua ad insistere per averlo, dando per scontata l'assenza per un mese di Martins e attendendo che si chiarisca la situazione legata all'altro giovane africano Obinna. Le resistenze arrivano dalla dirigenza, poco propensa ad investire una cifra che richiede la Roma per un giocatore che dal primo febbraio può svincolarsi a costo zero. Sempre dal sito internet di «Marca», ieri è stato svelato un retroscena secondo il quale sarebbe stato proprio Benito Floro, il neo «diretor de futebol» madridista interrompere una trattativa ben avviata. In realtà a Trigoria (Spalletti in primis) vogliono costruire il centrocampo giallorosso del futuro proprio sull'asse De Rossi-Perrotta, ai quali affiancare un uomo d'ordine. Ma Totti a parte, in casa Roma non ci sono giocatori incedibili e in caso di offerta irrinunciabile la società potrebbe sacrificare il ventitreenne nazionale azzurro. De Rossi è da tempo nel mirino del Real Madrid, stimato com'era dal direttore tecnico uscente Arrigo Sacchi. Già nell'ultimo mercato di giugno la società del presidente Perez aveva avuto contatti con la Roma per sondare il terreno per il centrocampista di Ostia. Ma sono evidentemente troppi stranieri undici per Floro, che vuole riportare al Real una identità nazionale, con almeno un 80% di elementi spagnoli. L'uomo mercato della Casa Blanca ha voluto temporeggiare per capire se il rafforzamento del centrocampo dei ìgalacticos" potrà passare per altri giocatori. Se il Real vorrà, farà un'eccezione proprio per Cassano, attaccante che serve per sostituire l'infortunato Raul. Tra discorsi di cessioni, trattative sul punto di chiudersi e altre bloccate in fase embrionale, c'è da registrare un forte interessamento della Roma per Marco Marchionni, 25 anni, che andrà in scadenza di contratto il 30 giugno prossimo con il Parma. Negli ultimi giorni si sono infittiti i contatti tra Daniele Pradè e l'agente dell'esterno di Monterotondo Bruno Carpeggiani, anche se la concorrenza è fortissima. «Ci sono tutte le grandi squadre in lizza, ma è molto probabile che la sua prossima squadra sia una tra Juventus, Inter, Roma e Fiorentina. Abbiamo parlato con i dirigenti di Trigoria e stiamo valutando la situazione. Deciderà il giocatore dove andare». Come vice Mancini, probabile partente a giugno, la Roma ha scelto. Adesso tocca a lui. Ieri Cda: si è parlato dell'ipotesi di lease-back (quindicennale) per sfruttare economicamente il centro di Trigoria.