Moggi: «La Juventus vale tanto»
Nel frattempo la notizia relativa alla Juventus ha scatenato la polemica frecciata di Maurizio Zamparini e la conseguente risposta del dg bianconero Luciano Moggi. «Zamparini vorrebbe prendere quello che prendiamo noi, oppure il Milan, l'Inter, la Roma o la Fiorentina, società che però hanno più immagine del Palermo — ha detto Moggi — chi compra però sa benissimo qual è il valore di quello che acquista». Nonostante le future entrate, però, il mercato di gennaio dei bianconeri sarà sempre all'insegna del risparmio. «Spenderemo poco, il nostro obiettivo è fare acquisti di qualità. E a basso prezzo». Infine l'argomento Capello. «Non bisogna dare retta a tutto quello che si dice e si scrive circa il futuro di Capello. Lui resta con noi. Escludo che possa andare al Real». Intanto l'indagine dell'Antitrust, che secondo il suo presidente, Antonio Catricalà, dovrebbe avere una prima conclusione entro gennaio 2006, rappresenta per Mediaset una spada di Damocle non da poco vista la politica di acquisizioni intrapresa, quella che la stessa Mediaset aveva definito «la seconda fase» dopo il primo accordo siglato nell'estate 2004, e che potrebbe continuare con Milan e Inter. L'indagine, aveva spiegato l'Autorità a marzo, si è incentrata sui contratti stipulati da Rti aventi per oggetto l'acquisizione dei diritti di trasmissione delle partite interne del campionato di serie A e B di alcune squadre di calcio, per le stagioni sportive 2004/2005, 2005/2006 e 2006/2007, e la sottoscrizione di diritti di prima negoziazione e prelazione, a partire dal campionato di calcio 2007/2008, relativi ai medesimi incontri per un periodo comprensivo di più stagioni. Mediaset ha conquistato i diritti della Juventus ad un prezzo di 218 milioni di euro per due stagioni (2007-2008 e 2008-2009 per tutte le partite casalinghe) e 30 per l'opzione sulla terza. Sky, per ora, resta alla finestra (il primo commento ufficioso dopo il colpo-Juve è stato: «non sorprende il fatto, forse il momento») aspettando la pronuncia dell'Antitrust italiano ma anche europeo (cui la tv di Murdoch è ricorsa per spingere a rivedere i paletti imposti a suo tempo, per esempio quello sulla lunghezza dei contratti, e che non le consentono fra l'altro di acquisire i diritti per il digitale, cioè per una piattaforma non posseduta: cosa che è invece concessa a Mediaset) e il momento in cui dovrà rinegoziare con le squadra i diritti per la piattaforma satellitare (dove è monopolista) per abbassare il costo di un prodotto sempre meno esclusivo. E che, si fa notare, viene secondo alcuni addirittura «svenduto» per il digitale: è il caso del Lecce, che ha percepito solo 600 mila euro da La7 per i suoi diritti, ma lo stesso Cagliari vorrebbe rescindere il contratto e rinegoziarlo per ottenere di più. Proprio il Cagliari di Cellino è impegnato in un'altra battaglia: quella contro il gruppo Telecom (che controlla La7) perchè venderebbe a troppi pochi euro il calcio a pagamento in tv contribuendo a svuotare gli stadi per pochi soldi.