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«Un agente mi ha puntato una pistola alla gola»

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Io gli ho detto: "Spara, figlio di p.... Mi vuoi uccidere perchè ho perso l'aereo?"». Diego Armando Maradona racconta la sua versione della disavventura vissuta l'altro ieri all'aeroporto di Rio de Janeiro. Dopo aver dato spettacolo in una partita di beneficenza, il Pibe de Oro ha raggiunto lo scalo della città carioca per imbarcarsi per Buenos Aires. L'ex calciatore, però, non ha fatto in tempo a salire a bordo del volo 8000 della compagnia Tam. L'argentino ha dato in escandescenze, ha sfondato una porta a vetri ed è stato fermato dalla polizia. Dopo qualche ora, però, è stato autorizzato a salire su un altro volo per rientrare in patria. «Avevamo già superato i controlli — ha raccontato Maradona — quando, all'improvviso, sono saltati fuori cinque agenti armati. Non ho capito niente di ciò che è successo in quel momento. Tutti i poliziotti hanno riposto le armi, tranne quello che mi stava puntando una pistola alla gola. Gli ho detto: "Spara, se vuoi diventare famoso..."».

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