Grande Perrotta Taddei gladiatore
Il tecnico viene ripagato della fiducia dal giovane brasiliano che gioca una buona gara, non sbaglia nulla e si fa trovare pronto nelle poche occasioni nelle quali viene chiamato in causa. Nel finale non si nega un'uscita alla «Doni», ma la partita ormai è già in cassaforte. PANUCCI 6 Messo dentro in extremis (non era nemmeno nella lista dei convocati) una volta ancora stringe i denti e prova a dar tutto per la causa giallorossa. Non gli riesce granché, commette un paio di ingenuità che potevano costar care alla Roma, ma alla fine a Spalletti va bene così. CHIVU 6.5 Preciso, puntuale, mai in affanno dirige con attenzione la retroguardia giallorosso commettendo solo un lieve errore di distrazione. Ma va bene così, anche per il questo successo è un'iniezione di fiducia. MEXES 6 Praticamente una serata di riposo, perché il Chievo non arriva mai o quasi dalle sue parti. Il francese prende facile il tempo a Pellissier che è pericoloso una sola volta in tutta la gara e sempre per errori dei giallorossi in fase di alleggerimento. BOVO 6 Fatica un po' a prendere il passo di Semioli che nella prima parte di gara gli sguscia via più volte sulla fascia mettendo nel mezzo qualche palla interessante. Poi gli va a giustezza e la Roma non soffre più. Bene in avanti, prova anche a chiudere a rete, ma per questo non è la sua serata. DE ROSSI 6 La solita grinta nel mezzo del campo, la solita carica di dinamismo che sfocia purtroppo ancora una volta in un'ammonizione sciocca. Gli costerà cara, perché ammonito, dovrà saltare la prima gara del 2006 a Treviso. Gioca comunque una buona gara e fa da supplente all'assenza del compagno di reparto ancora lontano dalla forma migliore. TADDEI 6.5 Parte piano, ma poi arriva e quando lo fa cambia la velocità della Roma. Non è ancora il Taddei migliore, ma basta per spianare le deboli fasce di questo Chievo. Prima s'imbufalisce con Totti che non lo serve a rete (azione del secondo gol con Spalletti che poi lo prende da una parte per calmarlo), poi si rifà realizzando il gol che sigilla il 4-0. L'Olimpico stavolta lo applaude. PERROTTA 7 Ancora una volta il migliore dei «normali». Gioca a tutto campo, corre per tutti e di più, riesce a tenere unita la Roma quando all'inizio fatica a ritrovarsi e a giocare una partita degna di tale nome. Cresce col passare dei minuti, guadagna spazio sul campo e prima sbaglia un gol, poi ne realizza un altro da attaccante vero (grande tocco di Totti sull'azione del 3-0). Quando Spalletti lo cambia nel finale l'Olimpico gli dedica una standing ovation. TOMMASI 6.5 Ancora una partita da segnalare con rilievo. C'è sempre quando serve il suo aiuto, tende ad accentrarsi forse un po' troppo ma nell'insieme svolge bene il compito riservatogli da Spalletti che gli concede l'applauso dello stadio mandandolo a cambiarsi anzitempo. KHARJA 6 Entra nel finale ha il merito di mettere sui piedi di Taddei il 4-0. Nulla di più, ma va bene così. OKAKA sv Dieci minuti bastano per infiammare l'Olimpico: ma per il primo gol sotto la Sud c'è ancora tempo. Ma da stasera la Roma lì davanti ha qualche certezza in più.