di DOMENICO LATAGLIATA NON è arrivato il bis, ma mica ci possiamo lamentare: sul pendio di Kranjska ...
Sulla ghiacciatissima e ripidissima Podkoren 3 l'ossolano, quarto al termine della prima manche, ha recuperato due posizioni nella seconda sciando con intelligenza e sfruttando gli errori di Rahlves e Maier, entrambi usciti di scena. Terzo, il canadese (nato a Bolzano) Thomas Grandi. E' stata però una bella giornata per tutto lo sci azzurro: Manfred Moelgg, lasciatosi alle spalle i problemi alla mano, ha concluso quinto ottenendo il miglior risultato della carriera tra i pali larghi, Alberto Schieppati è giunto decimo sulla pista dov'era arrivato secondo nel 2004 eguagliando il piazzamento di Soelden, Davide Simoncelli dodicesimo nonostante un grave errore nella prima manche. Non è finita qui, perché è stato finalmente dignitoso anche Mirko Deflorian (quindicesimo) e Giorgio Rocca, lui che è slalomista puro, se l'è cavata discretamente (ventunesimo). A punti, infine, anche Florian Eisath, re della specialità in Coppa Europa con tre gare vinte di recente. Come dire che l'Italia minaccia di diventare presto una «potenza gigante» in grado di spaventare mezzo mondo. Su tutti, come detto, Max Blardone, lontano parente dello sciatore che fino all'anno scorso sperperava nella seconda manche quanto di buono fatto nella prima: adesso il piemontese ragiona ma senza tirare il freno a mano. Scia con intelligenza, ecco: come ha dimostrato ieri centellinando potenza e aggressività, senza cadere nei tranelli che hanno fatto fuori il solito Miller ma anche Rahlves e Maier: quest'ultimo è letteralmente decollato sul ripidissimo muro finale facendo un volo (senza conseguenze) che a qualcuno ha ricordato quello della discesa olimpica di Nagano '98. Tornando a Blardone va detto che, grazie agli 80 punti conquistati ieri, è passato in testa alla classifica di specialità: 280 punti contro i 186 di Raich, il quale ha ieri centrato il primo trionfo stagionale (diciassettesimo in Coppa), il settimo in gigante dei quali addirittura tre a Kranjska Gora. Oggi, altra puntata interessante per i colori azzurri: sempre a Kranjska si disputa infatti il terzo slalom speciale della stagione. Per la cronaca, i primi due sono stati vinti da Giorgio Rocca: lasciando stare i facili proverbi, potremmo anche accontentarci di un altro podio. O no? Intanto primo successo stagionale per Janica Kostelic, nel gigante svoltosi sulla pista di Spindleruv Mlyn (Cze). La campionessa olmpica in carica della specialità ha rimontato dalla quarta posizione della prima manche superando nell'ordine Kathrin Zettel (di otto centesimi), Marlies Schild e Nicole Hosp. Per la ventitreene di Spalato — da sempre bersagliata da mille infortuni che non ne hanno però mai scalfito la classe — si tratta della ventiduesima vittoria in carriera che la rilancia anche nella classifica generale. L'Italia un po' si mangia le mani e un po' no: Nadia Fanchini, decima a metà gara, ha commesso un brutto errore nella seconda manche che ne ha compromesso la prestazione: alla fine, il suo tredicesimo posto avrebbe potuto tranquillamente essere un quinto-sesto. Segnali di ripresa sono poi arrivati da Denise Karbon, ventunesima e in recupero dopo il grave infortunio dell'estate 2004 che le ha impedito di difendere, lo scorso inverno a Bormio l'argento iridato conquistato a St. Moritz 2003. Davanti alla Karbon ha chiuso ventesima Manuela Moelgg, mentre Camilla Alfieri ha conquistato il suo primo punto mondiale della carriera con il trentesimo posto.