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Virtus a testa alta Uleb Cup, Roma perde di 12 punti a Mosca. Ok Righetti

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La Dynamo di Dusan Ivkovic si è infatti imposta 82-70 lasciando la Lottomatica in una situazione difficile nella lotta per il passaggio alla seconda fase della Uleb Cup. La squadra di Pesic è comunque uscita a testa alta, pagando un primo quarto dove ha lasciato che la squadra di casa potesse allungare fino al + 12 (25-13). Poi dalla panchina è entrato un ispiratissimo Righetti (17 punti per lui) e la musica è cambiata tanto da consentire a Roma di chiudere al 20' sotto di cinque (46-41). Ala ripresa Tusek ha avvicinato Roma fino al 46-44, ma la grande supremazia al rimbalzo dei russi e l'ottima prova di Popvic e Fotsis hanno consentito ai padroni di casa di controllare la partita. Peccato per la Virtus che ha avuto poco da Hawkins, impreciso a tiro, Ilievski e Bodiroga, quest'ultimo capace di andare per la prima volta a segno su azione solo nel quarto periodo. Toti - Intanto il presidente Toti ha voluto precisare la posizione della società dopo le esternazioni di Pesic nel dopopartita contro Avellino. «Non credo cheil nostra tecnico debba pensare che le posizioni della Lega, Virtus Roma e Federazione, in alcuni casi discordanti, possano incidere sulle decisioni arbitrali che ritengo sempre eseguite in buona fede anche se a volte apparentemente esagerate. Voglio peraltro esprimere massima stima per la Società Avellino che reputo Società seria e degna di massimo rispetto e che ritengo assolutamente estranea a machiavelliche azioni». Però, senza usare toni forti come il caoch serbo ha chiesto che la Virtus venga tutelata. «Vorrei che la Virtus Roma continuasse ad essere, alla pari di tutte le Società, pedina di un sitema che oggi sta vivendo alcune importanti problematiche che mi auguro si possano risolvere in breve tempo. La nostra società deve essere considerata al pari delle altre che partecipano a competizioni europee in rappresentanza del nostro Paese».

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