Pandev accanto a Rocchi Sulla destra dubbio Keller Liverani, tentativo Roma

Anche senza Di Canio, squalificato per l'ormai nota querelle extracalcistica, i biancocelesti inseguono la seconda vittoria stagionale in trasferta dopo l'esaltante 3-2 di Empoli. Rossi vivrà 90 minuti speciali, d'amarcord, contro quel Lecce relegato nei bassifondi, ancorato agli equivoci d'un inizio stagione davvero desolante. «Per me non sarà una partita come le altre. Lì ho vissuto momenti bellissimi, ho aiutato la crescita di tanti ragazzi, anche di molti Primavera portati in prima squadra e adesso sulla bocca di tutti. L'unico che mi ha creato problemi non c'è più nel Lecce (probabile riferimento all'ex diesse Corvino, ndr). Il ricordo più bello è la vittoria sulla Juve a Torino (aprile 2004) che praticamente sancì la nostra salvezza dopo un girone di andata disastroso. Vucinic? È tra i giocatori più forti che ho avuto la fortuna di allenare. Per fermarlo bisogna cercare di non fargli prendere palla». I ricordi lasciano spazio all'attualità: il nocchìero della Lazio spettacolo ammirata contro la Juve mette tutti in guardia. «Attenzione, stavolta abbiamo più da perdere che da guadagnare. Sarà più difficile, perché dal punto di vista psicologico le cose sono diverse. Quando devi affrontare la Juve all'Olimpico le motivazioni vengono da sole, adesso invece dobbiamo trovarle dentro di noi. E ne serviranno tante per battere una squadra che conosco bene e darà battaglia». La Lazio arriva all'appuntamento contando le assenze: fuori uso Cesar e Behrami, i cursori titolari di centrocampo, squalificato Di Canio, ancora out Firmani. E la tegola dell'ultima ora parla di un Keller acciaccato: il danese soffre per una tendinopatia post traumatica dei muscoli «tibiale anteriore e peronieri della gamba sinistra». Ieri il giocatore si è sottoposto a trattamenti fisioterapici, oggi il provino deciso. In caso di forfait tre soluzioni: inserimento di Giallombardo a sinistra con Manfredini a destra, Belleri esterno alto o avanzamento di Zauri con Belleri a sinistra in difesa. Rossi valuterà le varie opzioni fino alla fine, la certezza è invece costituita dalla coppia titolare offensiva, che si snoderà sull'asse Rocchi-Pandev. «Il macedone probabilmente avrebbe giocato anche senza la squalifica di Paolo Di Canio», sottolinea il romagnolo, attento alle sfumature psicologiche e alle difficoltà contingenti. Poi snocciola la ricetta anti-Lecce: «Non dobbiamo dare loro entusiasmo dal punto di vista del gioco. Se li lasciamo giocare hanno delle buonissime qualità. E poi sarà una gara fisica, dovremo metterci grande carattere e agonismo». A centrocampo conferma per Manfredini e per l'inossidabile e sempre più collaudata coppia Dabo-Liverani. L'appuntamento decisivo per il rinnovo del regista è ormai slittato a gennaio: c'è da limare una differenza - tra domanda e offerta - di almeno 100-150 mila euro a stagione. Liverani è pronto a un sacrificio pur di rimanere in biancoceleste. Nelle ultime ore, oltre a Fiorentina, Samp e Torino (che offre più di un milione a stagione), è trapelata anche la reale offerta della Roma, che ha sondato il terreno con il regista proponendo un triennale da circa 1 milione e 200 mila euro. Liverani però ha posto il veto: «Non vestirò il giallorosso». Le cifre ipotizzate sono comunque lontane dalla proposta biancoceleste, che attualmente oscilla intorno ai 700 mila euro. Nuovi contatti con il Genoa per il riscatto della comproprietà di Behrami e con il diggì dell'Udinese, Leonardi, per analizzare la posizione di Pandev e Cribari.