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«Fate pure tabelle noi non molliamo»

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Sono tutti convinti di averci già superato, hanno fatto calcoli su calcoli. Io sono molto tranquillo: credo che stiamo meglio noi a più otto rispetto a chi sta dietro. A Roma, dopo i primi venti minuti, abbiamo creato cinque palle-gol: la squadra non è in calo». Gli otto punti di vantaggio sono più merito vostro o demerito altrui? «Di fronte a stagioni come queste, bisogna prendere atto di quanto di buono fa chi sta davanti. Le nostre avversarie non si stanno comportando male, siamo noi che andiamo troppo forte. Ricordo quando la Juve, ai tempi dei due punti, vinse uno scudetto a quota 51 precedendo di una sola lunghezza il Toro: i granata avrebbero vinto qualunque altro campionato, in quell'occasione non bastò». Che bilancio traccia del 2005? «Più che positivo. Non mi aspetto alcun cedimento: stiamo bene, anche se siamo di fronte a una stagione del tutto anomala in cui si gioca sempre e ci si allena poco o nulla». Domani (oggi, ndr) rientrerà Emerson: qualcuno dice che avete sentito particolarmente la sua mancanza. «Perché si giudica solo dai risultati: abbiamo fatto bene anche senza di lui, che resta comunque uno dei giocatori più forti del mondo nel suo ruolo». Pare che Cassano vada al Real Madrid: che ne pensa? «Che Cassano deve giocare: dove, poco importa. Se andrà davvero in Spagna, lo farà davanti a una platea importante». I primi giorni dell'anno nuovo porteranno finalmente una schiarita sul fronte societario? «Deve decidere la proprietà: noi abbiamo espresso più volte la nostra posizione». Zeman ha sparato di nuovo: che ne pensa? «Le sentenze vanno rispettate e comunque manca ancora, se ci sarà, un grado di giudizio».

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