Del Piero in campo con a Ibrahimovic-Trezeguet Mancini all'inseguimento punta su Adriano e sul ritorno di Mihajlovic
Anzi, più precisamente, dalle squadre toscane. Saranno infatti Siena, Empoli e Livorno, impegnate rispettivamente a Torino contro la Juventus, a Milano contro l'Inter, ed in casa contro il Milan, a decidere forse già da questa sera la compagine Campione d'Inverno. Salvo grossi colpi di scena, i bianconeri si laureeranno campioni, visto il notevole gap di punti(otto sull'Inter e nove sul Milan) che li separa dalle inseguitrici. Alla Juve di un Capello sicuro e determinato di centrare l'obbiettivo basta un solo punto contro il Siena di De Canio ma, conoscendo il carattere sia di Don Fabio che dei suoi ragazzi, c'è da scommettere che non verranno fatti sconti ai bianconeri di Toscana. Bianconeri del Piemonte che si presenteranno a trazione anteriore con Del Piero a fare da supporto al tandem delle meraviglie Trezeguet-Ibrahimovic. Nonostante la Juve abbia questo vantaggio importante, le milanesi continuano a crederci e non si danno certo per vinte. L'Inter, squadra in salute reduce da cinque successi consecutivi, non dovrebbe trovare grosse difficoltà nella gara interna contro un Empoli rinfrancato dal pareggio con la Fiorentina ma assai meno brillante di quello visto ad inizio stagione. La panchina di Somma, inoltre, è sempre calda e traballante. Nerazzurri, che tra una speranza e l'altra sognano il ritorno di Ronaldo, si affidano alla coppia d'attacco Martins-Adriano mentre in difesa ripresentano Mihajlovic al posto dello squalificato Cordoba. Impegno assai più delicato e insidioso per il Milan atteso a Livorno da una trasferta bollente e pericolosa. C'è il rischio per i rossoneri che gli amaranto, la vera rivelazione del campionato, giochino alla morte sia per continuare la splendida scalata verso l'Europa sia per motivi prettamente politici. Ecco dunque che il Milan — che recupera Nesta ma non Maldini e che continua a dichiarare la Champions come primo obbiettivo — dovrà veramente mettercela tutta per ottenere una vittoria in un «Armando Picchi» ostile. Comunque, se Ancelotti schiererà un undici determinato e concentrato come quello visto domenica e se Kakà farà definitivamente capire a tutti che non ha niente da invidiare a Ronaldinho, il tabù - Livorno potrà essere sfatato. Spostandoci nella vicina Firenze, c'è qualcuno che cerca di sfatare un altro tabù: è Luca Toni che non riesce proprio a raggiungere quota 17 nella classifica marcatori e, il suo derby personale con il Palermo, potrebbe essere l'occasione buona per tornare a essere un rullocompressore sotto porta. C'è da credere che il bomber di Pavullo farebbe carte false per regalare carbone sia a Zamparini che l'ha scaricato preferendogli Caracciolo sia a quei palermitani che l'hanno fischiato in occasione della gara della Nazionale disputata proprio a Palermo. Altra sfida interessante è il «derby dello Stretto» tra Messina e Reggina, due compagini entrambe reduci da umilianti 4-0: sono giunte conferme sia dall'ambiente calabrese sia da quello siciliano che le squadre si erano riservate completamente le energie per questo derby molto sentito. Chiudono i quadri Udinese-Sampdoria, match in cui Serse Cosmi rischia veramente la panchina nonostante le smentite di Pozzo(il presidente dei friulani, infatti, ha già pronto un biennale per Zaccheroni); Ascoli-Treviso, gara tra un altro allenatore a rischio (Giampaolo) e uno che sta facendo le nozze con i fichi secchi (Cavasin); Parma-Cagliari, anche qui un pericolante(Beretta) contro uno già stato eletto salvatore della patria (Sonetti).