Prove tecniche di rimonta
In un turno solo sulla carta interlocutorio, senza scontri campali tra le prime della classe, il motivo d'interesse principale sarà proprio nel vedere se Inter, Fiorentina e Milan riusciranno a tenere un ritmo adeguato. L'Inter, sull'onda dell'entusiasmo post-derby, dovrà confermarsi sul difficile campo della Reggina. Gli amaranto producono un gioco poco effervescente, ma in casa sono abbastanza implacabili (5 vittorie - le loro uniche - su 8 partite); né si deve dimenticare che i nerazzurri qui in passato qualche rovescio l'hanno subìto (Lippi lasciò la panchina interista proprio dopo una sconfitta al Granillo), e lo scorso anno Adriano e compagni non riuscirono a segnare nemmeno un gol, tra andata e ritorno, agli uomini di Mazzarri. Nonostante queste considerazioni, è ovvio che l'Inter si presenti a Reggio Calabria con l'intento di portarsi via i 3 punti, e Mancini lo sottolinea: «Mancano 23 partite, il campionato è lungo e possiamo rientrare sulla Juve. Ma per dare valore alla vittoria nel derby, dobbiamo ripeterci con la Reggina». Il tecnico dovrà probabilmente rinunciare a Recoba, acciaccato, ma a parte questo non dovrebbero esserci problemi di formazione. Tanto che Mancini si può distrarre, pensando al mercato: «Ronaldo ha detto che vorrebbe tornare all'Inter, evidentemente qui si è trovato bene; non sono d'accordo con i nostri tifosi, che non lo rivorrebbero in nerazzurro: è un grande giocatore, regala divertimento e lo ha fatto anche con questa maglia». Anche la Fiorentina sarà impegnata in trasferta, anche se Empoli è praticamente sotto casa. Prandelli è prudente e invita i suoi a fare molta attenzione: «I nostri avversari sono in crisi di risultati, ma non di gioco, e nelle ultime partite avrebbero meritato di più. Occhio a Tavano e Vannucchi, giocatori molto bravi tecnicamente che ci possono mettere in difficoltà». Il tecnico di Orzinuovi si sforza di tenere i piedi per terra («Non perdiamo d'occhio gli obiettivi di inizio stagione, anche per apprezzare meglio quel che stiamo facendo»), ma la classifica è molto divertente; unico dubbio (si fa per dire) Toni: si sbloccherà, dopo essere rimasto per ben 2 partite a secco? La terza inseguitrice è il Milan, che ospita il Messina (che l'anno scorso espugnò San Siro) puntando sul tandem Inzaghi-Shevchenko. Ancelotti è convinto che i suoi ragazzi si siano già lasciati alle spalle il derby: «Abbiamo patito la sconfitta, ma ci siamo ripresi e in questi giorni abbiamo lavorato bene. Sarebbe bello chiudere l'anno con due vittorie con Messina e Livorno». Sull'altra sponda, Mutti ha qualche problema: Coppola è out da diversi giorni, e anche Giampà è in condizioni precarie e potrebbe non giocare. Per precisa scelta invece resta fuori Rezaei, diffidato e tenuto da parte per l'importante derby di mercoledì con la Reggina. Le altre partite della sedicesima giornata: il Livorno cerca a Palermo di proseguire il suo fantascientifico campionato (è quinto), ma i rosanero non saranno disposti a guardare. Del Neri avvisa: «Servirà il miglior Palermo per battere il Livorno». Il Cagliari ospita un'Ascoli in leggero calo e ha l'occasione di risalire in classifica; l'Udinese proverà a uscire dalla profonda crisi a Verona, contro il Chievo; il Siena aspetta un Parma falcidiato da infortuni e squalifiche.