Europei 2012, Carraro ci crede. E Letta promette l'appoggio del governo
Inoltre dietro l'angolo ci sono due candidature storiche: gli Europei del 2012 e i Giochi del 2016. Inutile farsi illusioni: sarà quasi impossibile tagliare tutti e due i nastri. Quale scegliere? Il derby tra Carraro e Petrucci potrebbe proprio vincerlo il presidente della Federcalcio. A differenza, infatti, del numero uno del Coni, ancora alle prese con le scelte di primogenitura tra Roma e Milano. Una scelta che provocherà non poche reazioni, sia politiche sia economiche. Per Petrucci non sarà davvero facile uscirne indenne. Accendere la fiaccola nel Bel Paese significa spegnere quella americana e probabilmente quella di Parigi, già bruciata da Londra. E chissà quante altre ancora. Per Carraro gli avversari sono alla portata di mano. Calcisticamente parlando Ungheria e Croazia valgono qualcosa di più di Polonia e Ucraina, ma sono sempre nazioni di livello inferiore al nostro. Semmai per l'Italia le difficoltà potrebbero essere altre: gli stadi tutti da rifare e la ventata di veleni che si è abbattuta sul nostro calcio, dal razzismo alle svastiche. Poi c'è il contesto storico che sta vivendo il nostro Paese. I tagli della Finanziaria che settori come sport, cultura e spettacolo hanno subìto non invitano a pensare da ottimisti. Anche se Letta ha ribadito tutto l'appoggio «pieno e incondizionato» del Governo alla causa. Nel corso del lancio del dvd coi corti che 12 registi italiani realizzarono per Italia '90, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio ha anche detto di sperare che lo sforzo della Figc possa aiutare a risolvere i problemi del calcio, allontandando veleni e violenze. Alla presentazione dell'iniziativa, tenutasi a Palazzo Chigi, hanno partecipato, tra gli altri, esponenti del mondo sportivo come Abete, Rivera, Manuela Di Centa, Giraudo, Braida, Matarrese, Pescante, Pastorello e del mondo dello spettacolo, dal grande Michelangelo Antonioni alla Wertmuller, a Pontecorvo, Bennato, Franco Rosi e Lizzani. Carraro, in vena come non mai, forse per il dvd o per l'affetto ricevuto da Letta a Palazzo Chigi, è convinto che l'Italia questa partita possa portarla a casa. «Siamo un grande paese - ha detto - e lo abbiamo dimostrato. Non a caso a Malta abbiamo preso 11 voti su 12. I nostri rivali più agguerriti sono Croazia e Ungheria che si presentano assieme». Si deciderà tra un anno.