Sulla tradizionale pista della Saslong i vari Miller, Maier e Kernen dovranno fare i conti anche con l'azzurro
Così, mentre la Coppa del Mondo maschile si appresta a vivere un weekend tutto italiano, l'ex carabiniere più famoso d'Italia lancia i suoi strali: «L'Italia sta perdendo una grande occasione: nessuno parla dell'Olimpiade e invece sarebbe ora di dare una spinta a Rocca o alla Fanchini magari dedicando loro qualche minuto di tv in più invece del tanto calcio che passa. Perchè lo sci è uno sport duro e i campioni non nascono ogni giorno. In Italia manca una vera cultura sportiva. E anche adesso a ridosso delle Olimpiadi di Torino si continua a pensare al altro e nessuno pensa all'evento sportivo, tanto che c'è poco calore intorno agli atleti e ai tedofori». Oggi, in compenso, inizia un weekend che promette spettacolo e scenari incantevoli: superG e libera in Val Gardena, gigante in Badia domenica. Quasi impossibile trovare di meglio: vinceranno i fuoriclasse veri. Impossibile barare, insomma. Per conferma, basta dare un'occhiata alla classifica dell'anno scorso in superG: Walchhofer, Maier, Raich, Miller e Svindal. Chiaro? Chiarissimo: il meglio in assoluto. Oggi è probabile che il vincitore esca nuovamente da questo pokerissimo di atleti, magari con l'aggiunta di un Rahlves andato finora fortissimo, o di una vecchia volpe come Aamodt. Per la cronaca, nei due superG finora disputati si sono imposti Svindal a Lake Louise (davanti a Raich e Rahlves) e l'austriaco Reichelt a Beaver Creek in una gara però condizionata dal maltempo. Tra gli italiani al via, i più accreditati per un piazzamento nei dieci sono Fill e Staudacher. Domani toccherà poi agli uomini-jet della libera: il Grande Vecchio Kristian Ghedina ha fatto la voce grossa nelle due prove cronometrate facendo segnare il miglior tempo in entrambe le occasioni. I 3446 metri della Saslong sono quelli che più gli piacciono in assoluto e li ha già domati quattro volte, come un certo Franz Klammer: non sarà facile, ma perché non provarci? L'anno scorso la vittoria andò al tedesco Max Rauffer: pista nobile sulla quale, stranamente, non hanno mai vinto Maier, Walchhofer e Miller. Occhio a loro, quindi, al francese Deneriaz e al nostro vecchio guerriero: le premesse per un nuovo clamoroso successo dell'ampezzano - veterano del Circo Bianco, quasi uno sportivo d'altri tempi, sempre di buon umore e un'allegria contagiosa - ci sono tutte. Ieri, nell'ultima prova cronometrata, si è sentito davvero un leone «scendendo come volevo io, senza errori, tenendo sempre la linea più giusta». Dietro di lui, staccati di parecchio, Kernen, Miller e Maier: tutti però hanno frenato in vista del traguardo, mentre a Ghedina piace tirare sempre dal primo all'ultimo metro. Per domani le previsioni atmosferiche non paiono aiutarlo, dal momento che lui predilige condizioni vicine alla perfezione quando invece è previsto tempo variabile con visibilità precaria: la classe, però, a volte sopperisce anche a difficoltà oggettive. Detto poi che domenica ci si sposterà in Badia per uno dei giganti più belli e tecnici del circuito, va ricordato che da domani entreranno in scena anche le donne in Val d'Isere, prima con una libera e poi con un superG. Ieri, Michaela Dorfmeister ha realizzato il miglior tempo nella prima prova cronometrata di Val d'Isère: l'austriaca ha preceduto la connazionale Renate Goetschl di 40 centesimi e la svizzera Sylviane Berthod di 64 centesimi. In Casa Italia c'era grande attesa per il ritorno alle gare di Lucia Recchia: la trentina, reduce dall'ennesima commozione cerebrale rimediata a Lake Louise, ha ottenuto l'ok per partecipare alle gare francesi e ha concluso al diciannovesimo posto. La migliore delle ragazze è risultata così Isolde Kostner (14esima), mentre Elena Fanchini ha chiuso ventesima.