Palermo-Broendby su Rai3

Mentre il quarto uomo sta per alzare il tabellone luminoso del recupero, la Roma scaccia guai e fantasmi. L'esultanza di Totti per il gol del 2-0 scorre lungo il perimetro del campo. E porta diretta a Spalletti, sommerso poi dall'abbraccio festante di tutti i giocatori. Il tecnico è finalmente soddisfatto, la sua Roma stacca il biglietto per i sedicesimi di Uefa. Prosegue il silenzio stampa della squadra, non dell'allenatore. «Non ho mai colto segnali contro di me da parte del gruppo. È stato un bel momento quello del festeggiamento, mi ha fatto piacere anche se lo hanno sfruttato per darmi degli schiaffoni. Con qualcuno ho pure reagito mollando un calcio. Noi abbiamo da sistemare qualcosa all'interno, ma la squadra ha voglia di migliorare, questo è importante. Abbiamo dimostrato compattezza e determinazione dal primo minuto: siamo stati attenti e aggressivi. Peccato solo che sul 3-0 ci sia stato un rilassamento, ci stavamo complicando la vita come talvolta accade. Questo è un atteggiamento superficiale che una squadra come la nostra non può concedersi». Ha sofferto nel primo tempo, ma nella ripresa il risultato della Roma poteva assumere connotati più vistosi. «Non era facile, perché il Basilea è avversario pericoloso, finora ha segnato parecchio e vive un ottimo momento di forma. È una vittoria importante perché ci consente di passare il turno e lavorare con serenità nei prossimi giorni. C'è stato un pizzico di fortuna sull'1-0 che prendo come un buon segnale perché spesso la sorte era andata in direzione contraria. Abbiamo qualche indisponibile di troppo in organico, speriamo di recuperare un paio di giocatori, altrimenti non arriviamo a quattordici». Secondi nel girone, i giallorossi domani pescheranno una delle retrocesse dalla Champions. «Non ho preferenze sull'avversario. Spesso dipende da noi e quindi non ha senso preoccuparci prima del tempo». Finisce il ritiro, le tensioni sono più sfumate: «Può servire, anche se a me non piace molto. Andrò a casa, dalla mia famiglia, non vedo l'ora». Ci cono musi lunghi nella Roma? «Chivu è stato preso di mira, lui sta bene qui. Chi vuole andar via sarà accontentato. Non tratteniamo nessuno a forza». In vista della trasferta di Genova è sicura la defezione di Montella, ci sono problemi per i recuperi di Panucci, Kuffour e Cassano. Sul ghanese l'allenatore è stato duro. «Spesso ha difficoltà di natura fisica, credevamo riuscisse a recuperare e invece si è bloccato di nuovo. Io non prego nessuno di recuperare». In porta torna più che mai d'attualità il ballottaggio Doni-Curci. Di nuovo a disposizione Tommasi.