Del Piero con Ibra-Trezeguet La Juve ospita il Cagliari
Appena dopo, anzi, chè la visita di Luciano Moggi al Centro Sisport ha fatto sì che venisse posticipato l'incontro di Capello con la stampa. D'altronde, il Cagliari che arriva oggi al Delle Alpi con la difesa da inventare (Bega e Canini, i centrali di difesa, sono squalificati) non accende gli animi né dei tifosi né degli stessi giocatori. Sarà una pratica da risolvere il prima possibile, con una squadra che sarà presumibilmente la migliore possibile: Capello non ama gli esperimenti, ha già un paio di giocatori fuori causa (Emerson infortunato, Camoranesi squalificato) e non intende concedere nulla a nessuno. Del Piero con Ibra e Trezeguet, per festeggiare i 182 gol che lo hanno issato in vetta alla classifica dei marcatori juventini in compagnia di Boniperti? «A me i record personali non interessano. Se Del Piero segna e fa la sua parte, siamo contenti: ma l'obiettivo primo è quello di continuare la nostra serie». Difficile non accada proprio oggi. Non parlategli però di campionato già finito: «Come ve lo devo dire che non ha senso pensare una cosa del genere? L'anno scorso abbiamo perso otto punti di vantaggio nello spazio di tre partite, lo stesso potrebbe accadere anche adesso. Devo però ammettere che la squadra sta bene, fisicamente e psicologicamente: forse meglio di dodici mesi fa di questi tempi». Gli avversari si rassegnino, allora. E, in campo, probabile che si vedano Mutu a sinistra e Nedved a destra al posto di Camoranesi: «Qualcuno ha visto un Mutu nervoso per la sostituzione di Vienna: io non ho visto proprio nulla e so che non ci sono problemi con nessuno», ha messo le mani avanti l'allenatore. E il Cagliari? «È in ripresa: ha battuto la Samp e pareggiato a Palermo, sarà meglio stare attenti. In attacco sono velocissimi, probabilmente i più veloci in Italia». Difficile basti, ma tant'è: nella domenica del derby di Milano, la Juve può immaginarsi ancora più lontana. L'Italia di Lippi, invece, per arrivare lontano ai Mondiali dovrà partire ai mille all'ora e tenere gli occhi ben aperti. Capello ne è convinto: «Sorteggio difficile, tutte le avversarie possono darci fastidio. Gli Stati Uniti meritano particolare attenzione ma, come ha detto giustamente Lippi, se vogliamo arrivare fino in fondo, prima o poi dovremo battere tutti. È andata bene a Germania e Brasile, questo va detto». Anche su questo, non c'erano molti dubbi.