Moratti: «Inter, voglio vincere. L'uomo derby? Spero Adriano»
Il patron nerazzurro suona la carica alla vigilia della sfida col Milan: «Stiamo meglio di loro. Non sarà una gara decisiva»
Solita attesa, solita cornice serale, solite schermaglie. E solita voglia di far valere la propria superiorità cittadina. Una gara in cui, tenendo conto che la capolista Juventus ospita il Cagliari, c'è più da perdere che da guadagnare. Ecco, allora, le impressioni di Massimo Moratti, sempre fiducioso e ottimista: «Il nostro obiettivo è vincere. E ci si può riuscire facendo le tutte le cose giuste. Poi - prosegue - a livello psicologico ci presentiamo un po' meglio di loro, ma tutto dipenderà dal rendimento dei calciatori. L'uomo derby? Speravo potesse essere Recoba, ma dalle sue condizioni fisiche mi sembra di capire che potrebbe non essere lui. Adriano? Se vuole, può esserlo». Stagione 2001/02, l'ultima che ha visto il successo dei nerazzurri. Allora decise Vieri, che stavolta giocherà (Ancelotti permettendo) il derby con la maglia del Milan: «È sempre un attaccante pericoloso, ma non lo affronteremo con particolari complessi». Chi perde è fuori dalla lotta scudetto? No secondo Moratti: «Non è una gara determinante. Certo, chi perde rimarrà con l'amaro in bocca». Niente derby dunque per Recoba che, assieme a Materazzi, Andreolli e Zé Maria, si è allenato a parte. Un dubbio, per Mancini, sull'atteggiamento tattico: una sola punta (Adriano) e un centrocampista in più (Cristiano Zanetti) oppure il classico 4-4-2 con Martins vicino al brasiliano. Chi dovrebbe partire dalla panchina è il cileno Pizarro, intervenuto a Inter Channel: «La Juventus sta andando fortissimo, sopra ogni previsione. Vogliamo che, domenica sera, l'Inter sia forte e anche un po' fortunata per ottenere un successo che manca da un po' di tempo». All'altro canale tematico (Milan Channel) è invece intervenuto Andriy Shevchenko, vera e propria bestia nera dell'Inter con i suoi 13 gol: «Vivo con una certa apprensione queste ore d'attesa, il derby non è una gara normale, è davvero speciale. Siamo fiduciosi, sarà importate lo stato di forma. È vero che veniamo da una gara difficile in Champions, l'Inter da una più semplice, ma questo non significa che loro siano avvantaggiati». L'unico dubbio di Ancelotti è dato dalle condizioni di Maldini. Non dovesse farcela, Costacurta in largo vantaggio su Simic.