Lippi: «Brasile superfavorito»
È una metafora ma solo fino a un certo punto, perchè Marcello Lippi ai suoi amici di sempre ha fatto una raccomandazione: «Quest'estate tenete la barca pronta, con il motore acceso. Servirà in ogni caso: se al Mondiale verremo eliminati — continua il ct — servirà per scappare di notte, se dovessimo vincere per festeggiare con una pescata gigante». Lippi risponde così a chi gli fa quella che definisce «una bellissima domanda», cioè dove collocherebbe la perla di un eventuale successo in terra tedesca nella sua collezione di vittorie messa insieme ai tempi della Juventus, tra scudetti, Champions ed Intercontinentale. «Sarebbe bellissimo, ma adesso non voglio pensarci», dice il ct che, per evitare la ressa di reporter nell'albergo che ospita i tecnici delle varie nazionali, entra da un accesso secondario ma poi si trova ugualmente travoltò da telecamere messicane, statunitensi, britanniche, giapponesi e tunisine. Passa Sven Goran Eriksson che si limita a dire che spera di evitare l'Olanda, poi Bora Milutinovic ancora alla ricerca di una nazionale per disputare il suo sesto mondiale consecutivo dalla panchina («forse l'ho trovata, ma non vi dico ancora nulla»). Lippi è più cauto, evita previsioni e desideri, perchè «tanto bisogna attendere 24 ore. Poi quando sapremo chi sono le nostre avversarie ci attiveremo immediatamente per conoscerle a fondo. L'unica certezza è che una delle rivali sarà europea, uscirà dall'urna numero tre». Anche il ct azzurro spera di evitare l'Olanda, autentico spauracchio di tutti? «Non voglio fare previsioni — risponde — aspettiamo e valuteremo il da farsi. Dire adesso che uno non si augura di trovare un determinato avversario può risultare condizionante dal punto di vista psicologico se poi devi affrontare veramente quella determinata squadra». Ma l'Italia viene dal test contro la Costa d'Avorio: al Mondiale meglio una «replica» contro un'africana oppure Australia, Ecuador come in Giappone o Paraguay? «La Costa d'Avorio ha mostrato il valore del calcio africano, ma tutte le nazionali di quella zona arriveranno qui con un grandissimo entusiasmo e felici di partecipare: sarà bene non sottovalutarle. Per noi comunque, numeri alla mano, ci sono buone possibilità di trovare un'africana e un'asiatica». Molti in Germania indicano l'Italia fra le grandi favorite: è una responsabilità che sarebbe meglio scaricare su altri? «È una responsabilità — dice Lippi — ma la carica ai miei lo darà il piacere di giocare e fare gruppo insieme. Il vero superfavorito è il Brasile, e ne sono consapevoli, sanno che il loro destino è di vincere». Oggi il sorteggio per la formazione dei gironi del prossimo mondiale dirà quali saranno i prossimi avversari dell'Italia, ma al centravanti azzurro Luca Toni non interessa sapere chi ci sarà da affrontare. «Non è importante sapere di avere un avversario invece di un altro. Ciò che conta è essere carichi ed aver voglia di far bene. Perchè comunque, per andare avanti, dobbiamo vincere le partite. Quindi per me è più importante avere tanta voglia di andare avanti che evitare certi avversari». Il capocannoniere del campionato vede Brasile e Germania tra le favorite. «Dire Brasile è fin troppo facile, con tutti i campioni che può schierare. Poi penso alla Germania: è sempre stata una nazionale tosta che ha saputo raggiungere le fasi finali della competizione sempre: questa volta, giocando in casa, avrà uno stimolo in più per arrivare in fondo alla manifestazione».