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Gli ultrà caricano il Livorno

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Colloquio con la squadra: per noi è come un derby

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Ma quella con la Lazio è la partita dell'anno, vale più del derby con il Pisa». È questo il messaggio che gli ultrà del Livorno hanno recapitato ai giocatori alla ripresa degli allenamenti. Un faccia a faccia di pochi minuti sereno, ma determinato, che ha messo in chiaro quanto i sostenitori amaranto tengono alla sfida di domenica. Vogliono una prestazione di carattere, di grande spessore agonistico, perché la rivalità con i biancazzurri e, in particolare, con i tifosi laziali è fortissima e vale molto di più di quanto la classifica non dica oggi, con le due squadre in piena corsa per un posto in Europa. Da una parte gli ultrà amaranto, politicamente schierati a sinistra, dall'altra quelli biancocelesti, con le loro simpatie politiche per la destra, rendono la gara un appuntamento ad alto rischio sotto il profilo dell'ordine pubblico. Intanto il Livorno dovrà fare a meno dello squalificato Vargas e al suo posto, nel ruolo di centrale, dovrebbe giocare Grandoni, con un passato da laziale. In difesa, poi, tornerà Melara. Per il resto, formazione confermata con Lazetic a supporto di Lucarelli, in attacco, e centrocampo a cinque con Cesar Prates e Coco, sulle corsie esterne, Passoni al centro e Morrone e Colucci (o De Ascentis) ai lati.

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