Champions League, la squadra di Cosmi eliminata in extremis
Svanisce il sogno dell'Udinese, anche se all'inizio s'era detto «comunque vada sarà un successo». È iniziata da qui la sfida tra l'Udinese e il Barcellona. Cosmi mette in campo una formazione con Candela spesso arretrato sulla linea dei difensori, con Iaquinta in campo grazie a un'iniezione di antidolorifici. Il Barça lascia in panchina Messi e Iniesta, e proprio per quest'ultimo schiera Giuly. Ed è lui all'11' a far tremare il Friuli (che ha fatto registrare il record d'incasso e di pubblico, dopo la prima sfida Uefa contro l'Ajax del '97) colpendo la traversa su un rapido capovolgimento di fronte. Era stata l'Udinese, fino a quel momento, a farsi vedere dalle parti di Jorquera al 10' con uno scambio Iaquinta - Di Natale, che termina sul fondo, e proprio pochi secondi prima del legno blaugrana con un tiro di Vidigal rimpallato. Al 37' un altro sussulto per i cuori friulani: Belletti dalla fascia destra mette in area per Deco, che di tacco mette fuori. E poco dopo, sugli sviluppi di una punizione calciata da Deco è Giuly a colpire il palo esterno da distanza ravvicinata. L'Udinese da parte sua cerca di impostare e di servire le due punte, Iaquinta, che spesso fa scintille con Puyol, e Di Natale, fermati entrambi a volte dal guardalinee e altre da una difesa attenta. La sensazione, alla fine del primo tempo, è che entrambe le squadre abbiano voglia di giocarsela con serenità. Al 38' Zenoni lascia il posto, toccato duro da un avversario, al giovane Tissone. Nella ripresa la musica è la stessa: il possesso palla è nettamente in favore degli ospiti, con i friulani a cercare di sfruttare qualche sbavatura del Barcellona, ma sterilmente. E infatti, come già accaduto nella prima parte di gara, l'azione pericolosa è del Barça: Belletti parte sulla fascia, converge, tira, ma la palla finisce sull'esterno della rete. L'Udinese comincia ad avere un pizzico di paura in più e si chiude facendo barriera davanti a De Sanctis, cercando di impedire a Giuly e compagni di farle del male. Iaquinta alza bandiera bianca al 30', cedendo al dolore all'alluce del piede destro, e lascia il campo a Di Michele. Il numero due di Raijkard mette in campo Iniesta al posto di Gabri e il risultato non cambia: il Barcellona gioca e l'Udinese cerca di limitare l'avversario. Di Michele ha anche l'occasione d'oro. E quando tutti davvero speravano che sarebbe finita così, ecco il gol di Ezquerro, che mette alle spalle di De Sanctis al 40' un pallone uscito da una mischia. E al 45' arriva anche il raddoppio di Iniesta, che insacca indisturbato. L'Udinese, così, ritorna sulla terra e in Coppa Uefa.