Lippi: «Ora sfruttiamo questo ruolo»

No, sulle avversarie del girone nessun calcolo. Aspetto solo di conoscerle». Marcello Lippi accoglie la prima buona notizia del mondiale azzurro mentre è in viaggio per Forte dei Marmi, per seguire l'Italia under 17. La soddisfazione c'è, ma in piena coerenza con quanto dichiarato nei mesi scorsi. «Già essere al mondiale è un motivo di orgoglio — aggiunge infatti il commissario tecnico della nazionale — quanto all'inserimento in prima fascia, è un bel risultato soprattutto per la Federcalcio. È una conseguenza della tradizione: ma non mi sono mai fasciato la testa per l'urna nella quale saremmo stati inseriti, nè per gli incroci che ci sarebbero capitati. Allo stesso modo, ora non faccio calcoli sul nostro girone: sono solo molto curioso di conoscere i nostri avversari, e poi di studiarli». Un dato non è sfuggito a Lippi: l'esclusione dell'Olanda dalla prima fascia, con il conseguente rischio di incrociare gli azzurri: «Sì, fa una certa impressione vedere che la nazionale arancione non è tra le prime otto, e il Messico sì... — ammette — però bisognerebbe veder bene i criteri adottati». Lippi sarà venerdì sera a Lipsia per il sorteggio, poi all'indomani ripartirà per l'Italia. Nessun viaggio supplementare per la scelta del ritiro, di fatto già impostata: delle quattro possibilità individuate, la più completa è quella di Dusseldorf. Con l'inserimento in prima fascia l'Italia sa già quali città le toccheranno in sorte per la prima fase, resta da vedere in quale area geografica graviterà: esclusi i gironi A e F, già assegnati a Germania e Brasile, degli altri l'E offre un percorso al Nord (Hannover, Kaiserslautern e Amburgo) e comporterebbe il ritiro ad Amburgo; l'H al centro-sud (Lipsia, Stoccarda, Kaiserslautern) e vorrebbe dire ritiro a Stoccarda; gli altri quattro spingerebbero gli azzurri a Dusseldorf o Colonia. Un'assenza «logica». Così Marco Van Basten ha fotografato l'assenza della sua squadra dalle otto teste di serie. L'allenatore degli «orange», nonchè ex attaccante del Milan ha definito «logica» l'assenza dell'Olanda. «Abbiamo mancato la qualificazione all'ultimo mondiale nel 2002 e quindi mi sembra piuttosto logico che siamo rimasti fuori dalle otto teste di serie».