di FEDERICO BERNARDI MILANO — Qualificazione ottenuta ma quanta paura nel finale.
Il Milan deve comunque cambiare perché mostra molto spesso delle lacune dal punto di vista caratteriale che, alla lunga, così come la scorsa stagione, possono essere nocive. Una grande squadra non può permettersi degli errori simili, serve più cinismo e più spietatezza. Nell'attesa di migliorare sotto tali aspetti, ci si goda la splendida doppietta di Kakà e la straordinaria prova tutta cuore di Gattuso. Ancelotti, rispetto all'amara sconfitta di sabato scorso contro il Chievo, ritrova Serginho e Seedorf, due pedine senza le quali il Milan quest'anno ha balbettato. Ritorno dal primo minuto anche per Kakà dopo l'infortunio rimediato in Turchia, e per Inzaghi al posto di Gilardino. Il Milan inizia la gara con molte percussioni di Serginho sulla sinistra anche se la prima vera occasione la crea Gattuso intorno al 10' con un preciso colpo di testa da fuori area che impegna Rost. Lo stesso Gattuso mostra la consueta incredibile grinta sradicando palloni su palloni e, proprio da un suo recupero al 21', nasce una buona opportunità sprecata malamente da Kakà. Passa qualche secondo e Maldini spalanca le porte ad Altintop con un goffo intervento che lo costringerà anche a dar forfait: consolazione per i rossoneri che l'esterno turco si mangia clamorosamente il vantaggio. Al momento a questa partita mancano due cose: una punizione magica di Pirlo e il classico gol subito dai rossoneri su palla inattiva. Arrivano entrambe nel giro di due minuti tra il 41' e il 43'. Apre Pirlo con la sua specialità a tre dita, chiude Poulsen (proprio lui!!) con un colpo di testa che beffa Shevchenko e Dida. A questo punto c'è da chiedersi veramente se Ancelotti a Milanello lavori sulle marcature su palle inattive. Ormai è stato perso il conto delle reti incassate dal Milan in tal modo. Ripresa che si apre con un brivido per i rossoneri: slalom di Lincoln ma, poi, la sua conclusione è debole. Schalke dal gol sbagliato al gol subito. Kakà, dopo aver annullato Poulsen, scarica un perfetto rasoterra che non lascia scampo a Rost. La partita entra nel vivo: il Milan otterrebbe il tris, sempre con Kakà, se Gonzalez non vedesse un discutibile fallo di Inzaghi. L'arbitro non può interferire però qualche attimo dopo sulla doppietta del gioiello brasiliano nata da un intelligente recupero di Pirlo a centrocampo. Il match sembra chiuso ma Sheva lo riapre, suo malgrado, deviando un innocuo tiro di Lincoln. D'ora in poi tanta paura per la squadra di Ancelotti che viene schiacciata dallo Schalke tutto in avanti alla ricerca del pari - qualificazione. Per fortuna San Siro non è Istanbul e il Milan passa il turno.