di LUCA CATTANI MILANO — Il Milan si gioca mezza stagione, o forse più.
Con una vittoria si passa ai quarti, mentre in caso di sconfitta, o di pareggio con più di due gol, diventa fondamentale la sfida tra PSV Eindhoven e Fenerbahce: il successo degli olandesi condannerebbe i rossoneri al terzo posto. E, di conseguenza, alla coppa Uefa. «Dobbiamo vincere perché il nostro obiettivo è il primo posto nel girone - ha spiegato Carlo Ancelotti - Il Milan ha sempre giocato al meglio nelle gare importanti: sarà così anche con lo Schalke. E, poi, loro sono costretti a vincere. Avranno più pressioni di noi«. Ma il tecnico è in ansia per le condizioni di Paolo Maldini (problema al flessore della coscia sinistra): «Sto un po' meglio». Solo oggi si deciderà sul suo utilizzo: in caso di forfait, è pronto l'esperto Costacurta per il posto vicino a Nesta, con Stam e Serginho laterali. A centrocampo, con Pirlo e Gattuso, rientrano dal primo minuto Seedorf e Kakà, con Shevchenko e Inzaghi di punta. Sempre indisponibili Cafu e Ambrosini. Intanto, Ancelotti torna sulla sconfitta di Verona col Chievo: «Si tratta dell'unica sconfitta meritata fino a questo momento, ma sono convinto che la squadra reagirà». Sul Chievo, invece, capitan Maldini ha precisato che: «Non è vero che il Chievo ha giocatori scarsi. In vent'anni ho vinto contro chiunque e ho perso contro chiunque. Aver preso gol in fuorigioco o no, è un dettaglio. Siamo poco attenti in quelle situazioni, è oggettivo, non è una questione di schieramento. Il campionato? Verona a parte, il nostro è stato un grande campionato: abbiamo perso due gare, con Sampdoria e Fiorentina, perché condannati da episodi. Il top del rendimento l'abbiamo raggiunto con la Juventus, però poi abbiamo continuato a fare ottime gare, centrando anche 8 vittorie consecutive. In Champions, invece, è clamoroso il fatto di non essere riusciti a segnare almeno un gol al PSV Eindhoven nelle due gare, nonostante le numerose occasioni avute». Con una qualificazione ancora da acquisire, Maldini si proietta già al futuro: «Il Lione è una squadra molto temibile, mentre quella che in questo momento sta giocando meglio è il Barcellona. Però, conterà molto la condizione a marzo». Per il ritorno alla vittoria del Milan, sarà fondamentale l'apporto del brasiliano Kakà: «Dopo una settimana di cure, adesso mi sento molto meglio. Con lo Schalke sarà come una finale. In campionato non siamo messi benissimo, ma in Champions bisogna passare il girone. La marcatura stretta di Poulsen? Adesso sono più preparato, per cui so come affrontare questa situazione». Quanto all'avversario, il tecnico Ralf Rangnick annuncia un atteggiamento spavaldo e spregiudicato: «Siamo qui per vincere, non per pareggiare. Poulsen? Voglio che faccia la stessa partita dell'andata». Si presenta in Italia per la tredicesima volta un club tedesco nelle coppe europee: nove i successi del Milan, un pareggio, due le vittorie dei tedeschi. Nella massima competizione europea, il Milan non perde una gara in casa dal 9 dicembre del 2003 (1-2 dal Celta).