Adesso fuori il progetto

La Roma ha finalmente il quadro preciso della situazione e l'ad Rosella Sensi, anche alla luce dell'assemblea degli azionisti della scorsa settimana, è attesa al momento del redde rationem. La splendida partita disputata domenica sera a Lecce ha riaperto dubbi e interrogativi sul futuro di Antonio Cassano. Può la società liberarsi a cuor leggero di quel Cassano? Esiste ancora la possibilità di ricomporre una frattura che pare ormai insanabile? Tra cinquantasei giorni il barese sarà libero di firmare per qualsiasi squadra senza che la società giallorossa abbia a pretendere un solo euro. Le trattative sono ferme ormai da tempo e la distanza tra domanda e offerta è immutata. Tra i 3,2 milioni proposti dal club di Trigoria e i 3,6 che vorrebbe l'attaccante c'è una differenza che potrebbe essere ancora colmata: 2 milioni in 5 anni. Contrariamente a quanto l'entourage dell'attaccante fa trapelare, più che un problema di principio, la difficoltà maggiore perché il matrimonio tra le parti possa continuare continua ad esser legata al fattore economico. Nell'eventuale imminente trasferimento (per lui sono sempre alla finestra Juventus, Real Madrid e Inter) possono influire in modo determinante le esigenze tecniche dell'allenatore. Il 20 gennaio prossimo comincerà la coppa d'Africa e Spalletti senza Cassano avrebbe per alcune settimane a disposizione soltanto Totti, Montella e il sedicenne Okaka. Un rischio troppo elevato perderlo subito senza poterlo rimpiazzare. Anche ieri, a tal proposito, sono arrivate le rituali smentite di Moggi e Bettega. Quest'ultimo ha escluso l'acquisto del numero diciotto. «Abbiamo già attaccanti di altissimo valore. E' un giocatore di valore, ma non fa al caso della Juve». Ma se il caso Cassano continua a calamitare l'attenzione principale, non meno importanti sono gli sviluppi che potrebbero registrarsi per Mancini e Chivu: altri due pezzi pregiati e ambiti della argenteria romanista. Sembra sempre più probabile l'ipotesi di dar via libera ad almeno una cessione eccellente. Operazioni di «trading» che potrebbero rendersi indispensabili nel giugno prossimo nell'ottica del risanamento di un bilancio, che recentemente ha prospettato sofferenze economiche da appianare. Nell'ambito della valutazione globale di organico, ci sarà poi da affrontare il futuro dei giocatori in scadenza di contratto 30 giugno 2006: Tommasi, Doni e Dacourt, senza dimenticare la gestione dei rinnovi contrattuali di alcuni giovani importanti in prospettiva, Curci e Okaka su tutti. Non c'è più tempo per i rinvii, per gli alibi.