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di MARCO GRASSI FREDDO e aria nevosa, ma il cuore dei tifosi di casa è scaldato, ...

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Gli ospiti sono belli ma non impossibili, e Mancini spera di rifarsi sotto, fidando oggi in Fiorentina-Juve. Stankovic e Figo sulle fasce, con Veron e Cambiasso in mezzo al centrocampo, rappresentano (si è capito da tempo) il miglior centrocampo possibile; Adriano è fiancheggiato da Recoba; in difesa Materazzi, come presumibile col rientro in pianta stabile di Javier Zanetti, è il centrale che si accomoda in panchina (dentro Samuel e Cordoba). Dopo alcuni squilli di Recoba e Figo, all'8' c'è la prima occasione vera: Cambiasso lancia in maniera perfetta Adriano, che s'invola verso l'area piccola ma si fa chiudere il tiro da Coppola. L'Ascoli si fa vedere con Bjelanovic (tiro da fuori, non lontano dallo specchio), ma a spingere di più è l'Inter: al 15' Coppola devia in corner su colpo di testa di Adriano, al 18' il gran destro di Stankovic sibila a fil di palo; poi Recoba si fa male (leggera contrattura muscolare) ed esce. Ma prima ancora che Martins entri a sostituire l'uruguayano, Adriano piazza la bordata dell'1-0: Figo conquista una punizione al limite dell'area, l'Imperatore la spara, con magico giro, sotto l'incrocio. La reazione dell'Ascoli si sostanzia in una nuova conclusione di Bjelanovic da fuori al 31', Julio Cesar ribatte in corner. Esce Della Morte (anche per lui noie muscolari), entra Zanini, l'Ascoli si sbilancia di più, proponendosi in questa veste anche in avvio di ripresa. Ma è l'Inter a rischiare di chiudere la pratica al 19': Adriano, lanciato in area da Stankovic, si fa respingere il piattone sinistro da Coppola; la palla finisce a Cambiasso, che però a colpo sicuro tira ancora sul portiere bianconero. Giampaolo manda in campo Ferrante per Quagliarella, i tifosi di casa beccano Martins e soprattutto Adriano quando eccedono in personalismi. Mancini sente l'inverno e fa la formica, inserendo Cristiano Zanetti per Figo: l'1-0 è minimo, sì, ma vale sempre 3 punti: meglio difenderlo.

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