Il mondo del calcio dice no al razzismo
ATreviso cento bambini in campo col viso colorato saluteranno Zoro
«Sono solidale con Zoro, ma gli ho detto che non bisogna sospendere le partite perchè significa darla vinta a queste persone»: è questo il parere di Marco Materazzi Materazzi ha spiegato che il problema del razzismo «va combattuto dallo Stato e le società non sono colpevoli». Per il presidente del Cagliari, Massimo Cellino, la proposta dell'europarlamento di fermare le gare in caso di atteggiamenti di razzismo da parte del pubblico è da bocciare. «Ma il Parlamento europeo non ha altro da fare? Non c'è bisogno di fermare le partite. Ormai si entra allo stadio solo con i documenti, chi sbaglia venga arrestato. Gli imbecilli sono da tutte le parti. Intanto domani allo stadio «Tenni» di Treviso, in occasione della 14esima giornata di serie A, arriva il Messina di Marc Zoro, il difensore ivoriano vittima di cori razzisti da parte di tifosi dell'Inter domenica scorsa. Per l'occasione la scuola di tifo «Tifiamo Insieme - I Draghi», schiererà circa 100 bambini pronti a tifare con degli striscioni colorati, sarà una coreografia a tasselli biancocelesti con la scritta «Draghi contro il razzismo». Ieri, infine, presso la Scuola Calcio Federale all'Acquacetosa, i ragazzi della categoria esordienti sono scesi sul campo di gioco con il volto dipinto di nero, rosso e giallo per esprimere solidarietà nei confronti di chi è stato offeso solo per avere un colore della pelle differente dal proprio.