Slovacchia-Croazia da oggi finale inedita per la Coppa Davis
Si affrontano due squadre che rappresentano due scuole importanti e talmente forti da essere rimaste competitive anche se sono entrambe una costola di paesi che complesse vicende politiche e culturali hanno diviso e frammentato. La Slovacchia ha esordito con il suo nuovo nome nel 1994. Il simpatico Gattone Mecir non ha fatto in tempo a difenderne i colori perché la sua attività si è purtroppo fermata prima della divisione, peraltro indolore ed abbastanza pacifica, dell'ex Cecoslovacchia, che una Coppa l'aveva peraltro vinta nel 1980 grazie ad Ivan Lendl ed a Tomas Smid. Più doloroso e sofferto, non solo sul piano sportivo, lo smembramento dell'ex Jugoslavia nella quale però la Croazia rappresentava la parte tennisticamente più importante e più ricca di tradizione. Pur apprezzando la novità di una finale di questo tipo, non posso fare a meno di notare come i due paesi finalisti, malgrado le robuste e significative tradizioni, sono in finale sfruttando una formula ristretta che già in passato ha consentito ad un paese (la Svezia nel 1975) di vincere la Coppa con un solo giocatore (Bjorn Borg). Detto questo credo che proprio la Croazia debba essere considerata favorita. Lo sarebbe ancora di più se non si giocasse a Bratislava dove le condizioni ambientali possono essere difficili come mi hanno raccontato alcuni colleghi spagnoli che avevano seguito la loro squadra in quella trasferta in un incontro del febbraio scorso. Infatti la Slovacchia ha preso l'avvio verso la finale battendo la Spagna, quindi, sempre in casa, l'Olanda e l'Argentina. Meno agevole è stato il percorso della Croazia che al primo turno ha battuto gli Stati Uniti in California anche se gli americani avevano schierato per l'occasione Agassi e Roddick, entrambi sconfitti da Ivan Ljubicic. Proprio Ljubicic potrebbe essere il protagonista di questa finale a meno che la corsa verso il Masters non ne abbia asciugato le energie e le ambizioni. Accanto a Ljubicic c'è un giovanotto di notevole talento ma di tiepide risorse agonistiche come Mario Ancic. Peraltro questo Ancic nella stagione che sta per concludersi ha battuto sia Hrbaty che Beck, cioè i due singolaristi slovacchi. La Croazia ha portato a Bratislava anche Goran Ivanisevic la cui funzione sarà però solo quella di motivatore perché non credo ci sia l'intenzione di utilizzarlo in doppio a meno che la Croazia non chiuda sul 2 a 0 la prima giornata. È un peccato che questa finale sia confinata in TV ad orari e in spazi impossibili. Ci si chiede perché mai la Rai acquisti i diritti della Davis per poi nasconderla.