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SIVIGLIA RECLAMA 516MILA EURO

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Qualsiasi calciatore, nella sua situazione, si sentirebbe in diritto di ridiscutere il contratto. Lui non ci pensa nemmeno. «Rinnovo di contratto? In questo momento sto pensando a Belgrado e a Lecce. Ripeto che non sono abituato a discutere il rinnovo di contratto ad inizio stagione» ha spiegato Tommasi che ha ricevuto ieri il premio «Campione Solidale 2005» dalla Provincia di Roma. «Se sono stato qui 9 anni è perchè ci sto bene — continua Tommasi — Le mie scelte professionali, in questo momento, dipendono anche da altre tre-quattro persone». Il mondo intero lo dava per spacciato ma Tommasi non si è mai perso d'animo: «Non è stato facile tornare in campo ma un buon chirurgo e tanta passione per questo lavoro mi hanno aiutato». Inevitabile da parte sua un commento su quanto accaduto domenica a Messina: «So che insieme a me la maggioranza dei tifosi non condivide i cori razzisti. L'Aic si sta muovendo. Abbiamo chiesto di far entrare Zoro nel consiglio direttivo». Non basta il caso Mexes a tenere in ansia la Roma. La società giallorosa ha ricevuto dal Tribunale del lavoro della capitale un'ingiunzione a corrispondere la somma di 516 mila euro, al laziale Siviglia, quale indennità per il trasferimento dello stesso calciatore dalla Roma al Parma, avvenuto nel 2002. Per favorire il suo passaggio in Emilia, la società giallorossa promise a Siviglia un importo netto di un miliardo di lire, con una scrittura privata sottoscritta, il 30 giugno di quell'anno, dall'allora d.g. Lucchesi. La Roma ha presentato opposizione al decreto e la vicenda sarà discussa dal Tribunale del lavoro il 6 dicembre. «Cassano si sta allenando con impegno e si vede sul campo». Bruno Conti, responsabile tecnico della Roma, è convinto che l'attaccante giallorosso sia sulla strada giusta: «L'atteggiamento di Antonio ci fa piacere — ha spiegato a SpqRadio —, ha giocato bene sia in coppa che in campionato. Sta dimostrando che se si allena con lo spirito giusto può farci vedere il Cassano che tutti conosciamo». Ale.Au.

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