Cassano per forza

Il barese che alla vigilia del match con la lanciatissima Fioretina (Sky Sport 1 ore 20.30) era ancora «appeso» alle stime di Spalletti, si ritrova proiettato in campo senza passare dal via. Stavolta non c'è società che tenga. Questione di forza maggiore, con Totti acciaccato e Nonda rimandato addirittura a casa in serata dal ritiro giallorosso: influenza intestinale, di quelle pesanti da restar tappati in bagno. Solo questa mattina lo staff medico giallorosso deciderà se portare il ghanese all'Olimpico o lasciarlo a riposo: in pre-allarme Cerci e Okaka. Il barese comunque, molto probabilmente, verrà accolto dall'Olimpico con la solita bordata di fischi. Nessun dubbio invece per ciò che attenderà l'ad giallorosso Rosella Sensi. Si preannuncia l'ennesima contestazione nonostante gli appelli di tecnico, giocatori e del responsabile dell'area tecnica Bruno Conti. Così, per uno strano scherzo del destino, Cassano ritrova il posto da titolare in campionato proprio contro l'ex tecnico giallorosso Prandelli, col quale lo scorso anno ebbe più d'una cosa da ridire: in molti sono pronti a giurare che sia stato proprio l'ennesimo scontro (a Perugia) col barese la goccia che fece traboccare il vaso di Prandelli e lo portò a dire «addio» alla Roma. Altro tecnico, altro carattere e altro atteggiamento, con Spalletti il barese ha meno margine di manovra, ha trovato una sponda un po' più dura e le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti. Il gol contro lo Strasburgo, venuto comunque al termine di una partita mal giocata, è servito a qualcosa: almeno alla Roma. Il resto lo ha fatto un'infermeria piena zeppa, con Montella ancora fuori, con Nonda quasi ko e un Totti più no che sì. Ieri il capitano giallorosso è stato sottoposto a un accertamento a Villa Stuart, che ha comunque escluso complicazioni e lesioni al collo del piede (rimediato contro la Juve) che lo blocca da diversi giorni. Il dolore è tanto, come la voglia di giocare: resta in dubbio fino all'ultimo, ma il capitano dovrebbe esserci. Il resto è più o meno fatto con il rientro in porta di Doni, dopo la parentesi-Curci in Coppa Uefa. Il brasiliano riprende il suo posto da titolare davanti alla difesa a quattro che avrà ancora Mexes al posto dell'infortunato Chivu. Senza Mancini, ancora in Brasile dal papà scomparso, cambia anche il centrocampo. Sembrerebbe favorito Aquilani (a sinistra) per il posto da titolare al fianco di De Rossi e Dacourt, con Taddei spostato qualche metro più avanti sulla linea offensiva, ma chiamato da Spalletti a fare il «pendolo» sulla fascia destra del campo. L'alternativa a questo impianto è l'utilizzo di Kharja. Se gioca il marocchino cambia tutto: fuori Aquilani e Taddei cambia lato con Cassano giocando qualche metro più indietro. Prandelli conosce bene la Roma e arriva all'Olimpico con le attenzioni del caso, ma tutto, come sempre nella sua Fiorentina, gira attorno alla classe di Toni. Stasera Kuffour e Mexes avranno un altro cliente scomodo... molto scomodo. Alla Roma servono punti per rimanere incollati almeno alla speranza.