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di DOMENICO LATAGLIATA TORINO — Parla, Antonio Giraudo.

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Tutto e niente. Il tutto, il giorno dopo le dichiarazioni di Capello che suonavano più o meno così: «Se la Triade lascia, potrei farlo anche io e accettare le offerte del Real Madrid». Giraudo però, riconfermato a parole da Andrea Agnelli e Luca Cordero di Montezemolo, continua a mantenere le distanze: «Alla Juventus c'è uno straordinario spirito di squadra, anche al di fuori del campo. Quello con Capello, che era un rapporto di stima professionale, in due anni è diventata amicizia vera. Il futuro? È prematuro parlarne, non lo ritengo serio nei confronti di chiunque lavori in società. La grande fortuna della Juve è stata quella di avere una proprietà stabile da molti anni grazie alla famiglia Agnelli che, per quello che ho percepito io, intende rimanere il punto di riferimento». Prossimamente, i colloqui decisivi. Intanto, Ibrahimovic si lancia: «Spero che la Juve sia la mia ultima squadra». Domani, lo svedesone si riprenderà il posto in attacco e farà coppia con Trezeguet. Contro il Treviso si cerca la dodicesima vittoria in tredici partite di campionato.

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