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Sposare il progetto... Ma se è una cozza?

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Gioca Antonio Cassano, che la società aveva messo ai margini una volta accertato che il giovanotto non era intenzionato a «sposare il progetto», progetto che peraltro configurava la sposa come una cozza, di qui le giustificazioni per il capriccioso ma talentuoso barese. Per tornare allo spessore dell'avvenimento, è giusto ricordare che dai gironcini usciranno le prime tre classificate di ogni raggruppamento così che, considerate le retrocessioni della prima fase di Champions League, avremo infine ancora trentadue squadre, finalmente impegnate nella eliminazione diretta. E poiché, fra le altre cose, si gioca di giovedì sera con trasferte poco gradevoli anche per problemi di clima, non si sa quanta attenzione si debba dedicare alla seconda competizione europea della quale, a fine stagione, nessuno ricorda il nome del vincitore. Per dirne una: stasera all'Olimpico scende, a punteggio pieno, quello Strasburgo che nel campionato francese ha collezionato, in quindici sortite, sette pareggi e otto sberle, garantendosi l'ultimo poso in classifica e una già annunciata retrocessione. Ma comunque, una volta accantonata per qualche altro giorno l'ansia per i fulmini del Tas, la partita diventa di apprezzabile livello proprio per il ritorno in squadra di Cassano: dettato non tanto da una revisione della linea dura da parte della società, linea che continuo a definire autolesionistica, quanto dalle contingenze, considerate le assenze forzate tra le quali quella di un Totti non al meglio ma comunque convocato per la panchina. L'esame servirà dunque a verificare la condizione fisica, ma soprattutto psicologica, del giovane barese, una sorta di collaudo in vista di un impegno ben più importante, come quello di domenica sera, quando all'Olimpico sarà di scena la Fiorentina di Toni, con il conforto di un secondo posto insperato ma non per questo usurpato. Spalletti sa benissimo di avere problemi seri in fase di realizzazione, dunque Antonio Cassano potrebbe tornare utile almeno per il resto della stagione, quando diverrà ufficialmente uno dei tanti giallorossi partiti a parametro zero: come Cafù, come Zebina, come Lima, tanto per citare gli esempi più recenti. E poi, chissà se, partendo da qualche segnale di buona volontà espresso in campo, certe posizioni non si possano rivedere.

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