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Diventa decisiva la sfida al vertice con lo Schalke del 6 dicembre

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Una Istanbul, tra l'altro, molto corretta e civile che non ha confermato quanto di indegno e antisportivo aveva dimostrato nello spareggio - Mondiale contro la Svizzera. Questa vittoria, comunque, non regala ancora il passaggio matematico agli ottavi per i rossoneri che dovranno giocarsi tutto nel match casalingo con lo Schalke 04. Ancelotti, rispetto alla trasferta Firenze che ha lasciato all'interno del clan rossonero amaro in bocca per la sconfitta e tanta rabbia per la cecità del guardalinee Copelli che, volente o nolente, ha compromesso il risultato, cambia solo una pedina: fuori lo squalificato Stam, dentro il redivivo Simic. Per il difensore croato, quest'anno, solo novanta minuti, tra l'altro ben giocati, nella trasferta di Empoli. Cristoph «Baffo» Daum, invece, al settimo cielo per il primo posto nel campionato turco con tanto di undici vittorie consecutive, deve fare a meno della stella brasileira Alex indisponibile e degli squalificati Luciano e Marco Aurelio. Il primo sussulto della partita è di color gialloblù: all'ottavo, Umit non riesce nell'impresa di sorprendere Dida dal limite. I turchi, incitatati da un Sukru Sarakoglu a mo' di bolgia, sembrano degli indemoniati con il vivace e sgusciante Tuncay a suonare la carica. Il Milan, comunque, non si lascia intimorire e, alla prima opportunità, passa in vantaggio. Seedorf al 16' taglia come il burro la difesa del Fenerbahce, regalando uno di quei palloni che Shevchenko molto raramente non sfrutta al massimo: infatti, il bomber ucraino, resta freddo di fronte a Volkan battendolo con una spietatatezza da attaccante di razza. Dopo due minuti, però, brutta tegola, per Ancelotti: Kakà, per una forte contusione alla schiena nata qualche minuto prima su uno scatto, deve lasciare il posto a Rui Costa. Proprio Rui Costa, appena entrato, invita Seedorf al raddoppio ma la conclusione dal limite dell'olandese viene intuita da Volkan. Intanto, anche Daum perde pezzi: dentro Aslan per lo zoppicante Selcuk. Il Milan c'è e vuole chiudere il match: al 30' gran colpo di testa di Gilardino ma il palo dice No. Altri due minuti e altra grossa opportunità: stavolta è Rui Costa a fallire da buona posizione. La prima frazione si chiude con lo spettacolare slalom di Tuncay che salta quattro maglie rossonere ma non Maldini che d'esperienza chiude in angolo. La ripresa si apre, invece, con il Milan subito all'attacco che centra il tanto atteso raddoppio. Ci pensa ancora una volta Sheva, al 51', a far gioire i cinquanta tifosi milanisti presenti al Sarakoglu: controllo col destro e velenosa conclusione di sinistro che non lascia scampo a Volkan. Volkan bravissimo a negare il tris all'ucraino pochi secondi dopo. Un tris che sta per essere calato al 60' ma, prima Sheva(due volte), e poi Gilardino, non ne vogliono proprio sapere di segnare. Finalmente il meritatissimo tris si concretizza al 69'. Percussione di Serginho e tapin vincente di uno scatenato Shevchenko. Grande fair play con tutto il Sarakoglu ad applaudire la squadra di Ancelotti. Che fa poker al 75': poker d'assi. Tutti firmati Sheva.

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